Lecco perduta/96: quando sul lungolago c'era l'Hotel Italia

Sul lungolago, nel tratto più centrale del vecchio borgo, c’erano l’albergo Imperiale ed il Grand Hotel d’Italie. Quest’ultimo divenne poi Italia e venne citato per decenni nelle guide turistiche per la bellezza del luogo, le comodità della struttura, le vacanze soprattutto nel periodo del “dolce autunno dei laghi”, presenti personaggi come il generale Enrico Cialdini, comandante vittorioso a Castelfidardo, nella campagna risorgimentale del 1860. Il lungolago turistico non si fermava, però, solo intorno all’Imperiale ed all’Italia, ma si allargava alla zona dell’imbarcadero, con l’albergo Mazzoleni, e c’era anche il ristorante “del lago o del vapore”, nel vasto fabbricato detto del Sonzin, caratterizzato da due lunghe terrazze che si vedono benissimo ancora. Queste ultime erano illuminate da palloncini alla veneziana, nelle serate di festa, mentre i frequentatori del ristorante cenavano sotto l’ampio pergolato, collocato dove oggi ‘è il Bar dei “Girasoli”.


Il punto in cui c’era l’albergo Italia, ampiamente citato dalle guide turistiche della seconda metà dell’Ottocento, che presentava anche un ampio terrazzo panoramico con statue sulla balconata

I lecchesi di una certa età potranno poi ricordare che l’albergo Italia divenne ristorante Italia, ritrovo abituale di appassionati di pesca, dove, negli anni ’60 del Novecento, ebbe sede la giovane società Pescatori “Arturo Nessi”, nata da una scissione dai Pescatori Dilettanti Lecchesi, che aveva sede al Bar Amici, di piazza Mazzini. Un settimanale locale, a metà anni ’60 del Novecento, scriveva “Le trote catturate dai lecchesi nelle acque del torrente Sassello, in Liguria, durante la recente disputa del Trofeo Ricci, sono terminate sulla tavola di commensali, a delizia dei palati, grazie all’ottima cucina di Paolo Todeschini, titolare del ristorante Italia. Sono intervenuti il presidente della Nessi, Angelo Mario Galli, già campione europeo e più volte azzurro di pesca sportiva, il vice presidente Mario Carrera, il segretario Antonio Bertarelli, il direttore sportivo Antonio Bonacina, i componenti le squadre “Lago” e “Fiume”. La cronaca riferisce poi che la serata al ristorante Italia si è conclusa formulando vivissimi auguri per l’attività futura dell’Arturo Nessi, affinché continui nella scia della gloriosa tradizione, che onora i pescatori lecchesi. In quei giorni si fece anche notare che Lecco aveva perso, purtroppo, nel tempo le strutture alberghiere nel tratto centrale della sponda lacuale. I cancellati nel tempo erano molto noti, ad iniziare, proprio dall’albergo Imperiale e dal Grand Hotel Italia. Si scrisse, al riguardo, che l’atteso attraversamento di Lecco, nel quadro di una grande viabilità, che andava dalla nuova Superstrada Milano-Lecco al tracciato, con raddoppio di corsie della statale 36 verso l’Alto Lario, avrebbe favorito un recupero turistico del lungolago ed un rilancio cittadino di strutture alberghiere, come era stato nell’Ottocento e nel primo Novecento. Ma ciò finora non è accaduto. Ora, dove c’era il ristorante Italia, abituale ritrovo di tanti appassionati di pesca, c’è un locale McDonald’s, che confina con l’osteria del Commercio, ex bar Cristallo, frequentato da tanti sportivi blucelesti, con il gemello che si affaccia ancor oggi su piazza XX Settembre, che è il Commercio-Colonne.
A.B.
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