Lecco perduta/95: il telegiornale di Rai 3 andava in onda in città

Interviste del TG3 regionale di Lombardia sul lungolago di Lecco
Nei primi giorni del dicembre 1995, un organo di informazione locale scriveva: “Il parco lampade della squadra esterna 5 di Milano della Rai TV, con il capotecnico Luigi Pirola, è stato mobilitato per l’edizione serale delle 19:35 dell’edizione regionale del telegiornale di Lombardia. I padelloni hanno illuminato a giorno la Piazza XX Settembre, dal portico presso il Bar Frigerio sino all’angolo sovrastato in lontananza dal bel campanile della Basilica. Il camper della redazione itinerante, coordinata dal giornalista Fulvio Bruschetti, con il regista Luigi Gasparotto, ha funzionato da punto di riferimento per l’animazione del salotto di Lecco, anticipando di qualche giorno, per la diretta Rai TV, l’accensione della tradizionale illuminazione natalizia”.
    Tema principale di quell’edizione serale del TG 3 di Lombardia, trasmesso da Lecco, erano le iniziative di solidarietà con le associazioni di volontariato. Il giornalista Enzo Creti intervistò il dott. Domenico Colombo, commentando immagini riprese nello Zaire, dove l’Associazione Mondo Giusto aveva vissuto la tragedia di sei vittime nei primi giorni del trascorso mese di agosto. Venne, poi, intervistato il prevosto mons. Roberto Busti, per ricordare l’attività del Laboratorio Missionario Lecchese in Papua Nuova Guinea ed in Thailandia.
    Un’altra diretta televisiva del TG 3 da Lecco venne condotta dai giornalisti Enzo Creti e Paolo Pardini. Sul lungolago, davanti al portello di Piazza XX Settembre, furono intervistati il sindaco di Lecco, Giuseppe Pogliani, ed il presidente dell’allora nuova Provincia di Lecco, Mario Anghileri. Pogliani parlò, in particolare, di viabilità, con i problemi dell’attraversamento di Lecco, che rappresentava una notevole strozzatura lungo l’importantissima direttrice Milano-Sondrio e viceversa. Il TGR delle 14 aprì la passerella d’immagini con la riva del lago sulla sponda a semicerchio del vecchio porto. Il conduttore Enzo Creti ricordò subito l’ingorgo viabilistico di Lecco, che passava proprio anche sul nastro antistante di sponda lacustre. Una panoramica dell’arco di lungolago verso piazza Cermenati era trasmessa dalla telecamera collocata sul balcone di casa Castelletti, negozio di calzature. Due altre telecamere erano operanti sul marciapiede davanti alla Libreria Edicola Sesana. Creti citò dati sul traffico di Lecco, dopo aver ricordato che l’antistante porto aveva visto l’ultimo comballo all’approdo nel settembre 1958. La dilagante motorizzazione stradale mandava in pensione la vecchia navigazione di gondole e comballi. Il telegiornale metterà, poi, in video interviste volanti a camionisti in transito, a negozianti e a cittadini. Dulcis in fundo, andrà in onda il filmato sui cento anni della Canottieri Lecco, fondata nel 1895. Vi erano immagini di lago, di fiume, di barche, di paesaggi sereni e limpidi, di sponde tranquille, di vogatori in casacca bluceleste ai remi: un panorama ben diverso dal traffico caotico della città moderna e contemporanea.
A.B.
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