Torre de’ Busi: in forse il passaggio a Bergamo entro l’anno, la Camera continua a rimandare

Eleonora Ninkovic
E così la votazione sulla proposta di legge per il cambio di circoscrizione provinciale continua a slittare: era prevista per ieri, poi posticipata ad oggi e, un paio di ore fa, spostata a domani o dopo.
La Camera è chiamata a “concedere” alla commissione Affari Costituzionali il potere di approvare la legge ma questo passaggio tecnico da circa una settimana è “impantanato” nella complessa macchina di Montecitorio.
II problema è che a giorni Mattarella scioglierà le 2 Camere, forse già entro Natale: se Torre perderà questa opportunità dovrà necessariamente aspettare la prossima legislatura.
Non è cosa da poco: il Comune della Val San Martino vorrebbe affidare a Bergamo i vari servizi già dal 2018 ma rischia di saltare tutto da un giorno all’altro per colpa delle lunghezze della burocrazia. Da 6 mesi la Legge – approvata già in Senato – è ferma e queste sono le ultimissime ore a disposizione.
Il sindaco Eleonora Ninkovic, che ha fortemente sostenuto il passaggio a Bergamo, si è detta preoccupata e ha lanciato un appello affinché il Parlamento risolva al più presto questa situazione: “Stiamo assistendo a continui rinvii della nostra richiesta di passaggio in provincia di Bergamo. Abbiamo accolto favorevolmente la notizia dell’imminente approdo in Aula ma ora sta crescendo il malcontento e la delusione da parte dei nostri cittadini che tanto si sono dati da fare, abbiamo il timore che tutto il lavoro portato avanti dal Comitato – dopo le veloci approvazioni in Regione e in Senato – vada perso. Da 6 mesi la proposta è ferma alla Camera dei Deputati nonostante l’impegno di cittadini e di Istituzioni, ai diversi livelli” ha commentato il primo cittadino. “Facciamo un appello alla responsabilità dei parlamentari: dopo il passaggio in Aula mancherebbe anche quello in Commissione ed il tempo scorre. Dobbiamo affidare i servizi dal primo Gennaio e non possiamo rimandare. Ogni giorno affrontiamo tanti problemi, siamo pronti a correre e a farci carico del lavoro che ci aspetta ma Roma deve darci una mano, per rispetto del nostro territorio”.
P.V.