In viaggio a tempo indeterminato/2: sognando la partenza
Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi. (Anonimo)
A meno di 3 settimane dal volo di andata del nostro viaggio a tempo indeterminato, noi siamo nella prima fase, quella del sogno. Immaginiamo questo viaggio, la partenza, gli incontri, l'itinerario e a poco a poco tutto prende forma e si fa più concreto. Il sogno sta per trasformarsi in realtà e presto dalla teoria passeremo alla pratica, quindi è il caso di pensare ai dettagli e risolvere gli ultimi aspetti. Perché se da un lato è vero che siamo due sognatori, dall'altro sappiamo che dobbiamo avere i piedi per terra se vogliamo che il nostro nuovo progetto di vita vada a buon fine. Per organizzare un viaggio a tempo indeterminato abbiamo capito che è il caso prima di tutto di sistemare le situazioni in sospeso, pratiche e personali. Svuotare gli armadi e mettere via gli oggetti che per anni hanno fatto parte della nostra routine quotidiana non è semplice e qualche lacrimuccia ogni tanto scende, ma tutto ciò che ci servirà nella nostra nuova avventura starà comodamente in uno zaino da 50 litri. Lasciare il lavoro ci sembrava una delle parti più difficili. Ma, vuoi le dimissioni online che fai due click e ti sei licenziato, vuoi la voglia enorme di voltare pagina e scoprire cosa c'è oltre, e quasi non ce ne siamo accorti! Un po' più complesse sono le altre questioni, quelle affettive. Non si possono chiudere in scatoloni etichettati né tanto meno sperare che si sistemino da sole. Quindi, ora che manca poco alla partenza, sfruttiamo al massimo ogni momento per stare con le persone che amiamo. Abbiamo riallacciato dei rapporti che sembravano chiusi e messo da parte relazioni ormai spente. Vorremmo condividere con la famiglia e gli amici di sempre la nostra avventura, fargli vedere quello che vedranno i nostri occhi, assaggiare quello mangeremo, sentire i suoni che ascolteremo per fargli capire perché abbiamo fatto questa scelta che per alcuni appare folle e senza senso.
Il 9 gennaio poi, su quel volo che ci porterà a Kuala Lumpur, inizieremo a vivere il viaggio e il sogno sarà realtà... Saremo noi due alla scoperta lenta del mondo. Attraverseremo molte frontiere, vedremo i paesaggi cambiare, ascolteremo lingue diverse e osserveremo volti nuovi e intanto cambieremo anche noi. Questo sogno non sarà astratto ma assumerà caratteri ben definiti:
1) La rotta: è un viaggio che costruiremo man mano e una destinazione finale non c'è, ma un'idea di quello che di sicuro non mancherà ce la siamo fatta...
2) Il budget: una media di 10 euro a testa al giorno. Sembrano pochissimi se comparati con la vita in Italia ma sono tantissimi quando ci si trova nei paesi del Sud est asiatico. Faremo volontariato e qualche lavoretto che ci permetta di abbattere i costi di vitto e alloggio che in alcuni paesi, come il Giappone, saranno parecchio alti.
3) La vita reale: il nostro viaggio sarà a stretto contatto con le persone, ci sposteremo sui mezzi pubblici, mangeremo nei mercati e vivremo il più possibile la realtà locale. Sappiamo per esperienza diretta che non sarà semplice, ma lo sforzo sarà ampiamente ripagato da un'esperienza indimenticabile!
Se volete continuare a seguirci nella realizzazione del nostro sogno ci trovate su Leccoonline.com ogni settimana.
Per altri contenuti date un'occhiata sul nostro blog Beyond the trip o sulla pagina Facebook.
A meno di 3 settimane dal volo di andata del nostro viaggio a tempo indeterminato, noi siamo nella prima fase, quella del sogno. Immaginiamo questo viaggio, la partenza, gli incontri, l'itinerario e a poco a poco tutto prende forma e si fa più concreto. Il sogno sta per trasformarsi in realtà e presto dalla teoria passeremo alla pratica, quindi è il caso di pensare ai dettagli e risolvere gli ultimi aspetti. Perché se da un lato è vero che siamo due sognatori, dall'altro sappiamo che dobbiamo avere i piedi per terra se vogliamo che il nostro nuovo progetto di vita vada a buon fine. Per organizzare un viaggio a tempo indeterminato abbiamo capito che è il caso prima di tutto di sistemare le situazioni in sospeso, pratiche e personali. Svuotare gli armadi e mettere via gli oggetti che per anni hanno fatto parte della nostra routine quotidiana non è semplice e qualche lacrimuccia ogni tanto scende, ma tutto ciò che ci servirà nella nostra nuova avventura starà comodamente in uno zaino da 50 litri. Lasciare il lavoro ci sembrava una delle parti più difficili. Ma, vuoi le dimissioni online che fai due click e ti sei licenziato, vuoi la voglia enorme di voltare pagina e scoprire cosa c'è oltre, e quasi non ce ne siamo accorti! Un po' più complesse sono le altre questioni, quelle affettive. Non si possono chiudere in scatoloni etichettati né tanto meno sperare che si sistemino da sole. Quindi, ora che manca poco alla partenza, sfruttiamo al massimo ogni momento per stare con le persone che amiamo. Abbiamo riallacciato dei rapporti che sembravano chiusi e messo da parte relazioni ormai spente. Vorremmo condividere con la famiglia e gli amici di sempre la nostra avventura, fargli vedere quello che vedranno i nostri occhi, assaggiare quello mangeremo, sentire i suoni che ascolteremo per fargli capire perché abbiamo fatto questa scelta che per alcuni appare folle e senza senso.
Il 9 gennaio poi, su quel volo che ci porterà a Kuala Lumpur, inizieremo a vivere il viaggio e il sogno sarà realtà... Saremo noi due alla scoperta lenta del mondo. Attraverseremo molte frontiere, vedremo i paesaggi cambiare, ascolteremo lingue diverse e osserveremo volti nuovi e intanto cambieremo anche noi. Questo sogno non sarà astratto ma assumerà caratteri ben definiti:
1) La rotta: è un viaggio che costruiremo man mano e una destinazione finale non c'è, ma un'idea di quello che di sicuro non mancherà ce la siamo fatta...
2) Il budget: una media di 10 euro a testa al giorno. Sembrano pochissimi se comparati con la vita in Italia ma sono tantissimi quando ci si trova nei paesi del Sud est asiatico. Faremo volontariato e qualche lavoretto che ci permetta di abbattere i costi di vitto e alloggio che in alcuni paesi, come il Giappone, saranno parecchio alti.
3) La vita reale: il nostro viaggio sarà a stretto contatto con le persone, ci sposteremo sui mezzi pubblici, mangeremo nei mercati e vivremo il più possibile la realtà locale. Sappiamo per esperienza diretta che non sarà semplice, ma lo sforzo sarà ampiamente ripagato da un'esperienza indimenticabile!
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Angela e Paolo