Lecco: gli studenti di Rancio portano in piazza i Promessi sposi. Ed è un successo
Renzo, Lucia, don Abbondio, la monaca di Monza, Fra Cristoforo: nel pomeriggio di sabato 18 ottobre, le vicende dei celeberrimi personaggi manzoniani sono tornate ad abitare i luoghi natii, grazie agli studenti delle scuole di Rancio.
Proprio ieri infatti è andato in scena "I Promessi Sposi sono in città", progetto teatrale che era stato messo a dura prova dal maltempo di sabato scorso; rimandato di una settimana e graziato stavolta da una giornata limpida, lo spettacolo ha potuto svolgersi distesamente e raccogliere un meritato successo di pubblico.
In diversi punti del centro storico sono state allestite dieci postazioni per altrettante scene tratte dal romanzo, con letture cicliche ogni trenta minuti. Dagli otto ai quindici minuti la durata di ogni siparietto, che permetteva quindi agli spettatori di recarsi nella postazione desiderata tra una lettura e l'altra.
"Il progetto - ha spiegato Paola Perossi, portavoce dei presidi e del corpo insegnante - è nato dal desiderio di portare nella città tutta la bellezza che accade ogni giorno tra i banchi di scuola, perché quello che succede dentro alla scuola è qualcosa che interessa la comunità. Una forma bella per farlo è parsa quindi quella dei "Promessi Sposi": un testo ricchissimo, che viene studiato a livelli diversi sia alle elementari che alle medie e al liceo, da riportare nella città del Manzoni."
Testi alla mano e nervi saldi, alle ore 14.45 gli studenti hanno iniziato a dare corpo e anima alle varie letture, attirando capannelli di spettatori curiosi e interessati; dopo aver apprezzato diversi passi celebri tra cui l'incontro di don Abbondio con i Bravi, la conversione di Fra Cristoforo e l'Addio monti, alle ore 16.50 attori e pubblico si sono riuniti sul sagrato della Basilica di S. Nicolò per assistere alla lettura finale sulla Provvidenza. Acclamato interprete della morale del romanzo è stato Alberto Bonacina, l'attore professionista che ha accompagnato i ragazzi nell'allestimento dello spettacolo: "È stata una bella esperienza perché è la prima volta che lavoro con età eterogenee, con piccoli gruppi di circa sei ragazzi, dalle elementari alle superiori. Il fatto veramente notevole è che, una volta individuati i brani dagli insegnanti, in realtà abbiamo lavorato in un breve lasso di tempo, dedicando solo tre ore in totale ad ogni gruppo."
Un successo dunque, che ragazzi e genitori hanno suggellato partecipando alla S. Messa celebrata appositamente in Basilica.
