Lecco: la nipote dona ai musei una macchina fotografica appartenuta a Giuseppe Pessina

La nipote Emma Serio ha deciso di donare ai musei lecchesi alcune apparecchiature fotografiche appartenuto al celebre reporter Giuseppe Pessina.
Si tratta in particolare di una macchina stereoscopica Duplex super 120 n. 1628 presumibilmente del 1955, un visore in segno per dispositive stereoscopiche , una taglierina per le stesse ed una lampada Ferrania utilizzata per visionarle, anch'essa risalente al '55.
La strumentazione è ora a tutti gli effetti parte del patrimonio culturale lecchese e costituisce un importante arricchimento per il Simul (Sistema Museale Urbano Lecchese) che già conserva nella Fototeca un'importante raccolta della sua vasta produzione, composta da circa 20.000 lastre in vetro, fotografie stampate e provini, rappresentando un fondo di rilevanza nazionale.
Il materiale è prevenuto nel tempo attraverso varie donazioni da parte del "Gruppo '66", di cui Pessina era membro ad honorem, e degli eredi che hanno contribuito in questi ultimi anni all'implemento della collezione, vista la cura nella catalogazione, conservazione e realizzazione di mostre da parte del Si.M.U.L. La strumentazione che Emma Serio ha affidato al Comune di Lecco andrà dunque ad arricchire il "Fondo fotografico Pessina"  donato nel 2000 ai Musei di Lecco, in seguito alla mostra tenutasi a Villa Manzoni l'anno precedente, che ricostruiva il lavoro di questo grande fotografo, al seguito delle truppe italiane durante la prima guerra mondiale e per tutta la sua lunga vita, dalle corse ciclistiche, ai premi automobilistici dei primi decenni del Novecento agli scorci di Milano, alle vedute di Lecco e delle montagne. Giuseppe Pessina rappresenta un vero e proprio orgoglio per la città, dove era nato nel 1879. E' stato fotografo ed uno dei primi foto-reporter italiani. Ha iniziato la sua attività nel 1895 ed è stato anche al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, di cui documentò attimi drammatici come la ritirata di Caporetto e la vita quotidiana dei soldati in trincea: il faticoso trasporto dei mezzi di artiglieria tra la neve, i momenti di riposo, gli ufficiali in posa, la messa al campo e gli spazi di riposo e svago. Pessina si occupò inoltre di cronaca locale, sport ed escursioni alpinistiche cui prese egli stesso parte. Nel 195 ricevette il diploma di socio della Società Fotografica Italiana, nel 1907 gli fu assegnato il diploma di merito al "Primo concorso mondiale di fotografia artistica e scientifica" a Torino. Nel 1966 divenne socio onorario del Grippo '66 che - come dicevamo - donò l'Archivio fotografico di Pessina, a loro pervenuto dopo la sua morte, al Comune di Lecco.  Si è spento a Cusano Milano nel 1973.
Tra i suoi reportage più importanti si segnalano inoltre quello sull'Esposizione Internazionale di Milano del 1906, in occasione di Expo 2015 in una mostra allestita a  Palazzo delle Paure, la documentazione sulla celebre "Mille Miglia", quella sulle più importanti città italiane, su Lecco e il suo paesaggio.
Sempre a Palazzo delle Paure è stata organizzata nel 2016 una bella mostra con gli scatti che Pessina ha realizzato al fronte, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale.
P.V.
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