Lecco perduta/83: sotto l'Oratorio c'era il Serpentino di Via Parini

La demolizione dell’area Serpentino
sotto il palazzone dell’oratorio San Luigi
Verrà demolita la palazzina di Via Parini ex-Serpentino Marmi, contraddistinta dai numeri civici 8 e 10. L’assessore del Comune di Lecco Corrado Valsecchi ha dichiarato: “Entro il corrente mese di ottobre saranno affidati i lavori per la demolizione dell’immobile di Via Parini, una demolizione destinata ad ottenere altri posti auto e a favorire l’ingresso al parcheggio pubblico così frequentato per la vicinanza del centro storico e del Lungolago. Sarà un passo avanti verso il futuro dell’area ex-Serpentino”.
    I lecchesi di una certa età possono ricordare la Serpentino Marmi, il vasto piazzale sotto il palazzone dell’Oratorio San Luigi, dove arrivavano i marmi ricavati dalle cave della Valmalenco, in provincia di Sondrio. Venivano tagliati e sagomati secondo le richieste del mercato. La Società Serpentino d’Italia ha cessato l’attività intorno alla metà anni Settanta del Novecento e l’area è divenuta di proprietà comunale. E’ stato il sindaco Giuseppe Resinelli ad affidare a due tecnici municipali di collaudata professionalità la direzione della demolizione delle vecchie strutture: l’ing. Giuseppe Rota ed il geom. Andrea Ratti. E’ rimasta sull’area Serpentino la palazzina della direzione e degli uffici tecnici ed amministrativi. Era divenuta, in un primo tempo, sede del Centro Polivalente Handicappati, organizzato dal Comune di Lecco con la direzione della dott.ssa Maria Teresa Fioretti, originaria di Mandello Lario. La struttura si chiama ora “Centro Formazione Professionale Polivalente”, ed è gestito dal Consorzio Consolida nell’ambito della coprogettazione con il Comune di Lecco; si trova in via Achille Grandi. L’edificio di Via Parini è stato anche deposito per l’attività dei cantonieri comunali.
    L’area di Via Parini si lega al ricordo del senatore Piero Amigoni, figura di primo piano della vita civica lecchese a metà Novecento. Piero Amigoni venne eletto tre volte, nel 1953, nel 1958 e nel 1963, al Senato della Repubblica nel Collegio di Lecco. Fu più volte relatore a Palazzo Madama sul bilancio dei lavori pubblici e sulle leggi relative all’edilizia popolare ed ai piani stradali ed autostradali. Figura preminente della Società Serpentino d’Italia era stato eletto presidente nazionale dell’Associazione Industria Marmifera. Morì a fine agosto 1963, a 59 anni, dopo essere stato eletto il 28 aprile precedente per la terza volta al Senato della Repubblica, ottenendo nella città di Lecco oltre dodicimila voti. Al senatore Amigoni era intitolato il pensionato per studenti e lavoratori inaugurato nel 1965 in via Tonale, ed ora divenuto Casa dell’Economia, sede della Camera di Commercio. Il senatore Piero Amigoni è sepolto nel cimitero monumentale di via Parini.
A.B.
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