Lecco: più di 1200 ciclisti per la Granfondo Don Guanella, presenti anche Evans e Rossi
Si sono disposti tutti lì, dietro le griglie posizionate in Piazza Garibaldi, per dare il via a una gara spettacolare, che ha portato a competere sulle sponde del lago di Como personalità sportive del calibro di Cadel Evans - due Coppe del Mondo nel cross country e un Campionato del Mondo su strada - e di Antonio Rossi, campione olimpico e mondiale nel kayak.
A dare il via alla gara alle 8.30 in punto, il conto alla rovescia del campione lecchese Antonio Rossi, iniziato pochi secondi dopo la benedizione di don Agostino Frasson, la guida religiosa di Cascina Don Guanella, anch'egli in sella alla sua bici. Un evento sportivo di notevole rilevanza, in grado di catturare l'attenzione di ciclisti provenienti da tutta Italia e persino dall'estero grazie a uno splendido contesto ambientale e a un livello di difficoltà piuttosto alto, tale da rendere la competizione decisamente stimolante e appassionante.
Casa Don Guanella è una comunità educativa dove si accolgono minorenni e giovani "affidati" dai tribunali per svariate ragioni, soggetti al forte rischio di esclusione sociale: si tratta a volte di ragazzi stranieri, arrivati in Italia come clandestini e senza figure adulte di riferimento, ma anche di adolescenti all'interno del circuito penale-minorile. In altri casi, invece, si ha a che fare con minori allontanati dalle loro famiglie perché in situazioni di pericolo, di disagio o di grave difficoltà dei genitori.
Nello specifico, il ricavato della Granfondo andrà a finanziare la sala-ristorante dell'Agribike Cascina Don Guanella, a Valmadrera, dove vengono portati avanti progetti di agricoltura sociale e turismo sostenibile.
Don Agostino Frasson e Cadel Evans. Al centro Mauro, il ragazzo che ha dato il via alla gara
Erano più di 1200 i ciclisti che nella mattinata di oggi, domenica 8 ottobre, hanno raggiunto la città di Lecco per l'attesissima Granfondo Don Guanella, una vera e propria "parata" di stelle riunite per fare del bene: penultima perla stagionale del GS Alpi, la competizione è stata organizzata con l'obiettivo di raccogliere fondi da devolvere all'attività della Cascina, la quale deve il proprio nome al presbitero italiano proclamato santo Luigi Guanella e aiuta i giovani in difficoltà attraverso attività socializzanti legate al territorio. A dare il via alla gara alle 8.30 in punto, il conto alla rovescia del campione lecchese Antonio Rossi, iniziato pochi secondi dopo la benedizione di don Agostino Frasson, la guida religiosa di Cascina Don Guanella, anch'egli in sella alla sua bici. Un evento sportivo di notevole rilevanza, in grado di catturare l'attenzione di ciclisti provenienti da tutta Italia e persino dall'estero grazie a uno splendido contesto ambientale e a un livello di difficoltà piuttosto alto, tale da rendere la competizione decisamente stimolante e appassionante.
Primo a destra il campione olimpico e assessore regionale allo sport, Antonio Rossi
Casa Don Guanella è una comunità educativa dove si accolgono minorenni e giovani "affidati" dai tribunali per svariate ragioni, soggetti al forte rischio di esclusione sociale: si tratta a volte di ragazzi stranieri, arrivati in Italia come clandestini e senza figure adulte di riferimento, ma anche di adolescenti all'interno del circuito penale-minorile. In altri casi, invece, si ha a che fare con minori allontanati dalle loro famiglie perché in situazioni di pericolo, di disagio o di grave difficoltà dei genitori.
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Nello specifico, il ricavato della Granfondo andrà a finanziare la sala-ristorante dell'Agribike Cascina Don Guanella, a Valmadrera, dove vengono portati avanti progetti di agricoltura sociale e turismo sostenibile.
B.P.