Lecco ricorda il cardinale Tettamanzi, spesso presente alle celebrazioni in città
La Chiesa di Milano è in lutto per la scomparsa del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito, che ha guidato la diocesi ambrosiana dal 2002 al 2011, succedendo a Carlo Maria Martini.
Aveva 83 anni, essendo nato a Renate, in Brianza, il 14 marzo 1934. Venne ordinato prete per la diocesi di Milano dall’allora arcivescovo cardinale Montini, poi Papa Paolo VI, nel giugno 1957. La sua ultima uscita pubblica era stata il 20 marzo scorso, quando Papa Francesco venne in visita nel capoluogo lombardo. Il cardinale già costretto in sedia a rotelle, ma ancora lucido, incontrò in Duomo Papa Francesco che si fermò a lungo a parlargli. E’ deceduto nella villa Sacro Cuore di Triuggio, sede di esercizi spirituali, dove si era ritirato dopo aver lasciato l’arcivescovado di piazza Fontana.
Tettamanzi era stato, in seguito, vescovo di Ancona-Osimo e poi arcivescovo di Genova. In tale ruolo seguì Papa Giovanni Paolo II nella storica visita a Cuba, dove venne presentato a Fidel Castro, ricordando le nobilissime tradizioni della Lanterna e della Repubblica marinara sulle acque di tutto il mondo.
Nel lecchese è stato più volte in San Nicolò e nelle parrocchie della città; ha visitato l’Istituto Airoldi e Muzzi in quartiere Germanedo, l’ospedale Manzoni e deve essere messo in evidenza il suo impegno nel sostenere la causa di beatificazione del parroco di Chiuso, don Serafino Morazzone.
E’ stato più volte a Chiuso, sostenendo l’azione del locale comitato promotore della beatificazione, che vedeva tra i componenti un sacerdote nativo del quartiere, compagno di ordinazione nel 1957, don Naborre Nava.
Le amicizie lecchesi di Dionigi Tettamanzi ebbero inizio proprio negli anni di seminarista a Venegono, dove nella sua classe c’erano ben sette residenti sul territorio: due di Castello, due di Laorca, uno rispettivamente di Acquate, Chiuso e San Giovanni.
Partecipò a diverse celebrazioni di tradizioni religiose e popolari, come il pellegrinaggio del 5 agosto della gente di Introbio alla Madonna di Biandino per il “voto” del 1836, quando dilagava una terribile epidemia di colera. Era già arcivescovo emerito quando intervenne alla festa di Sant’Agata, presso l’antica chiesetta in località Pescalina di Pescate.
Aveva 83 anni, essendo nato a Renate, in Brianza, il 14 marzo 1934. Venne ordinato prete per la diocesi di Milano dall’allora arcivescovo cardinale Montini, poi Papa Paolo VI, nel giugno 1957. La sua ultima uscita pubblica era stata il 20 marzo scorso, quando Papa Francesco venne in visita nel capoluogo lombardo. Il cardinale già costretto in sedia a rotelle, ma ancora lucido, incontrò in Duomo Papa Francesco che si fermò a lungo a parlargli. E’ deceduto nella villa Sacro Cuore di Triuggio, sede di esercizi spirituali, dove si era ritirato dopo aver lasciato l’arcivescovado di piazza Fontana.
Il cardinale Tettamanzi a Lecco nel 2015 per le esequie di don Cesare Lauri
Mons. Eros Monti, il cardinale Dionigi Tettamanzi e Mons. Bruno Molinari a Lecco nel 2011 per l'incontro con gli amministratori locali
Numerose sono state le sue visite ed i suoi incontri nel lecchese. Era un teologo molto apprezzato, esperto dei temi della bioetica e della morale familiare. Docente presso il seminario teologico maggiore di Venegono, nel 1991 venne nominato segretario della Conferenza Episcopale italiana. In tale veste arrivò anche a Lecco, San Nicolò, per la Cresima, quando era prevosto mons. Roberto Busti.Tettamanzi era stato, in seguito, vescovo di Ancona-Osimo e poi arcivescovo di Genova. In tale ruolo seguì Papa Giovanni Paolo II nella storica visita a Cuba, dove venne presentato a Fidel Castro, ricordando le nobilissime tradizioni della Lanterna e della Repubblica marinara sulle acque di tutto il mondo.
Il cardinale in visita all’Istituto Airoldi e Muzzi di Lecco, affiancato dal presidente Giuseppe Canali e a destra con i chierichetti lecchesi
Il cardinale mentre incontra il vescovo emerito di Como mons. Teresio Ferraroni, residente a Lecco
Quando era segretario della CEI passò periodi di riposo e di studio presso la Culmine di San Pietro, in Valsassina, dove c’è l’antica chiesetta del valico dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Celebrò anche la festa patronale di fine giugno, che rinnova ogni anno l’antico rito del “pallone che brucia” in onore dei martiri.Tettamanzi durante l’incontro con gli ospiti dell’Istituto Airoldi e Muzzi
Il cardinale mentre celebra nella chiesa del beato Serafino in quartiere Chiuso di Lecco
Tra le sue visite private lecchesi c’è da ricordare l’incontro, presso il Pensionato delle Suore Misericordine di via Bovara, con il vescovo emerito di Como mons. Teresio Ferraroni, sacerdote della diocesi di Milano, per anni a Lecco prima di essere chiamato alla prevostura di Sesto San Giovanni, poi come vescovo ausiliare di Milano e titolare a Como.Nel lecchese è stato più volte in San Nicolò e nelle parrocchie della città; ha visitato l’Istituto Airoldi e Muzzi in quartiere Germanedo, l’ospedale Manzoni e deve essere messo in evidenza il suo impegno nel sostenere la causa di beatificazione del parroco di Chiuso, don Serafino Morazzone.
E’ stato più volte a Chiuso, sostenendo l’azione del locale comitato promotore della beatificazione, che vedeva tra i componenti un sacerdote nativo del quartiere, compagno di ordinazione nel 1957, don Naborre Nava.
Le amicizie lecchesi di Dionigi Tettamanzi ebbero inizio proprio negli anni di seminarista a Venegono, dove nella sua classe c’erano ben sette residenti sul territorio: due di Castello, due di Laorca, uno rispettivamente di Acquate, Chiuso e San Giovanni.
Partecipò a diverse celebrazioni di tradizioni religiose e popolari, come il pellegrinaggio del 5 agosto della gente di Introbio alla Madonna di Biandino per il “voto” del 1836, quando dilagava una terribile epidemia di colera. Era già arcivescovo emerito quando intervenne alla festa di Sant’Agata, presso l’antica chiesetta in località Pescalina di Pescate.
Tettamanzi nella cappella dell’ospedale Manzoni
L'ultima apparizione a Galbiate nel dicembre 2015
Il 10 giugno 2009 concluse la visita pastorale del Decanato di Asso e Canzo con una celebrazione comunitaria sul piazzale della prepositurale di Santo Stefano, in Canzo, quando era prevosto don Emilio Burbello. L’emittente televisiva TVS mise in onda in diretta la celebrazione stessa. L’intero filmato venne nuovamente trasmesso in occasione delle feste a Renate per l’80° compleanno del cardinale, domenica 16 marzo 2014. L’emittente manderà in onda, a partire dalle 17.30 di sabato 5 agosto l’intero filmato della Messa in piazza a Canzo.BIOGRAFIA DEL CARD.TETTAMANZI (tratta dal sito della Diocesi)
Il Cardinale Dionigi Tettamanzi nasce a Renate, in provincia di Milano, il 14 marzo 1934. Entrato all'età di undici anni nel seminario diocesano San Pietro di Seveso, inizia gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Lì frequenta anche i corsi istituzionali di Teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957.Il 28 giugno del 1957 viene ordinato sacerdote dall'allora Arcivescovo di Milano, Mons. Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimane per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana.
Nel 1959 consegue il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su: «Il dovere dell'apostolato dei laici», fa poi rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche ai chierici prefetti nei seminari di Masnago e di Seveso, dove risiede fino all'autunno 1966.
Trasferitosi presso il seminario maggiore di Venegono Inferiore, per oltre vent'anni insegna Morale fondamentale e svolge i trattati del matrimonio e della penitenza sotto il profilo dogmatico-morale.
Nello stesso periodo, insegna Teologia pastorale a Milano presso l'Istituto Sacerdotale Maria Immacolata e presso l'Istituto Regionale Lombardo di Pastorale. Inoltre tiene corsi di morale presso il seminario teologico dei Comboniani a Venegono Superiore, l'Istituto Teologico Fiorentino e il PIME di Milano.
L'11 settembre 1987, la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, su designazione dell'episcopato lombardo, chiama Monsignor Dionigi Tettamanzi
- diventato Prelato d'Onore di Sua Santità nel 1985 - a reggere il Pontificio Seminario Lombardo, dove rimane per un paio d'anni, durante i quali, oltre a continuare a offrire la sua competente collaborazione a servizio della CEI, della Santa Sede e di diverse istituzioni teologiche, ha l'opportunità di tenere un corso di morale presso la Pontificia Università Gregoriana.
Il 1° luglio 1989 viene eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo e il 23 Settembre riceve l’ordinazione episcopale nel Duomo di Milano per l’imposizione delle mani e la preghiera del Cardinale Carlo Maria Martini.
Nel Giugno 1990 è eletto Presidente della Commissione episcopale della CEI per la famiglia.
Il 14 marzo 1991 viene nominato Segretario Generale della Cei. Rinuncia all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo il 6 aprile 1991, rimanendone Amministratore apostolico fino alla presa di possesso del successore.
Dopo quattro anni di intenso lavoro al servizio della Chiesa Italiana, il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo metropolita di Genova. In questa Arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno: inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di Presidente della Conferenza Episc. regionale.
Il 25 maggio 1995 viene nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000).
Nel gennaio 1998, il Consiglio Permanente della CEI lo nomina Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'Associazione dei Medici cattolici italiani.
L'11 luglio 2002 viene nominato dal Santo Padre, Arcivescovo Metropolita di Milano.
Il 14 Settembre prende possesso dell'Arcidiocesi di Milano per procura e il 24 riceve il Pallio del Santo Padre nella Cappella privata del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo.
Il 29 Settembre 2002 fa l'ingresso solenne in Diocesi.
Il 28 giugno 2011 è stato nominato Amministratore apostolico della Chiesa ambrosiana.
Chiesa di Milano. Si ritira, a partire dal 15 settembre, nella Villa Sacro Cuore di Tregasio in Triuggio.
Il 24 luglio 2012 è nominato amministratore apostolico di Vigevano dopo le dimissioni dell'arcivescovo-vescovo Vincenzo Di Mauro; cessa il suo incarico il 20 luglio 2013, quando annuncia la nomina di Maurizio Gervasoni a vescovo di Vigevano.
Il Cardinale Dionigi Tettamanzi nasce a Renate, in provincia di Milano, il 14 marzo 1934. Entrato all'età di undici anni nel seminario diocesano San Pietro di Seveso, inizia gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Lì frequenta anche i corsi istituzionali di Teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957.Il 28 giugno del 1957 viene ordinato sacerdote dall'allora Arcivescovo di Milano, Mons. Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimane per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana.
Nel 1959 consegue il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su: «Il dovere dell'apostolato dei laici», fa poi rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche ai chierici prefetti nei seminari di Masnago e di Seveso, dove risiede fino all'autunno 1966.
Trasferitosi presso il seminario maggiore di Venegono Inferiore, per oltre vent'anni insegna Morale fondamentale e svolge i trattati del matrimonio e della penitenza sotto il profilo dogmatico-morale.
Nello stesso periodo, insegna Teologia pastorale a Milano presso l'Istituto Sacerdotale Maria Immacolata e presso l'Istituto Regionale Lombardo di Pastorale. Inoltre tiene corsi di morale presso il seminario teologico dei Comboniani a Venegono Superiore, l'Istituto Teologico Fiorentino e il PIME di Milano.
L'11 settembre 1987, la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, su designazione dell'episcopato lombardo, chiama Monsignor Dionigi Tettamanzi
- diventato Prelato d'Onore di Sua Santità nel 1985 - a reggere il Pontificio Seminario Lombardo, dove rimane per un paio d'anni, durante i quali, oltre a continuare a offrire la sua competente collaborazione a servizio della CEI, della Santa Sede e di diverse istituzioni teologiche, ha l'opportunità di tenere un corso di morale presso la Pontificia Università Gregoriana.
Il 1° luglio 1989 viene eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo e il 23 Settembre riceve l’ordinazione episcopale nel Duomo di Milano per l’imposizione delle mani e la preghiera del Cardinale Carlo Maria Martini.
Nel Giugno 1990 è eletto Presidente della Commissione episcopale della CEI per la famiglia.
Il 14 marzo 1991 viene nominato Segretario Generale della Cei. Rinuncia all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo il 6 aprile 1991, rimanendone Amministratore apostolico fino alla presa di possesso del successore.
Dopo quattro anni di intenso lavoro al servizio della Chiesa Italiana, il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo metropolita di Genova. In questa Arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno: inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di Presidente della Conferenza Episc. regionale.
Il 25 maggio 1995 viene nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000).
Nel gennaio 1998, il Consiglio Permanente della CEI lo nomina Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'Associazione dei Medici cattolici italiani.
L'11 luglio 2002 viene nominato dal Santo Padre, Arcivescovo Metropolita di Milano.
Il 14 Settembre prende possesso dell'Arcidiocesi di Milano per procura e il 24 riceve il Pallio del Santo Padre nella Cappella privata del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo.
Il 29 Settembre 2002 fa l'ingresso solenne in Diocesi.
Il 28 giugno 2011 è stato nominato Amministratore apostolico della Chiesa ambrosiana.
Chiesa di Milano. Si ritira, a partire dal 15 settembre, nella Villa Sacro Cuore di Tregasio in Triuggio.
Il 24 luglio 2012 è nominato amministratore apostolico di Vigevano dopo le dimissioni dell'arcivescovo-vescovo Vincenzo Di Mauro; cessa il suo incarico il 20 luglio 2013, quando annuncia la nomina di Maurizio Gervasoni a vescovo di Vigevano.
A.B.