Lecco perduta/72: quando via Visconti era il ''Canale grande''

Via Azzone Visconti è stata, sino all’autunno 1955, il “canal grande” di Lecco, la via di passaggio per la città della vecchia statale 36, dello Stelvio e dello Spluga. Nell’autunno 1955 venne inaugurato il nuovo ponte stradale sull’Adda, al termine di via Leonardo da Vinci, sulla sponda fluviale, che i lecchesi chiamavano il Lazzaretto.

Sulla facciata dell’edifico di via Visconti, contrassegnato con il numero civico 78, c’è ancora la vecchia “targa” di pietra che indica: “Lecco, capoluogo di Mandamento e di Circondario”. L’edificio si trova all’angolo con via Aspromonte. Vent’anni or sono, quando ebbero inizio i lavori di rinnovamento dell’edificio che aveva ospitato sino allora, tra l’altro, la Trattoria Negher, apprezzata per la sua cucina casalinga, vi fu anche un provvidenziale intervento dell’assessore Giulio De Capitani che invitò a salvare la targa viaria meritevole di conservazione.
La via Azzone Visconti stava cambiando aspetto, in quanto, demolita l’area ex Aldè Mambretti, erano iniziati i lavori di costruzione del nuovo albergo, che è l’attuale Hotel Pontenuovo. Si scrisse allora che la targa del civico 78 era sicuramente vecchia. Composta su pietra arenaria, indica quello che è stato per secoli l’ingresso principale di Lecco, con l’unico ponte stradale sull’Adda, risalente al 1336/1338, con Azzone Visconti. L’inaugurazione del ’55 del nuovo ponte in via Leonardo da Vinci, toglieva a via Visconti il primato del passaggio per Lecco della vecchia statale 36, sull’asse Milano-Sondrio, e viceversa. Via Visconti aveva visto anche le rotaie del tram della linea Lecco-Como, inaugurata nel 1927, che cessò l’attività a metà anni ’50, sostituito da un servizio di autobus.
“Via Visconti era certamente una via tra le più importanti di Lecco, dal Punt Grand sull’Adda al Punt Piccul sul Caldone, in piazza Manzoni”, potevano ricordare i più anziani residenti nella zona. C’’era il traffico che noi oggi diremmo dell’attraversamento; c’era il movimento intenso di ambulanti e cavallanti che giungevano a Lecco nei giorni di mercato, passavano i bus di turisti diretti alle nevi della Valtellina o alle vacanze estive in quel di Bormio.
I cittadini interpellati manifestarono l’auspicio che fosse mantenuta, anche dopo la ristrutturazione di svecchiamento dell’edificio, la vecchia targa viaria, cartello indicatore sulla strada maestra presso il ponte sull’Adda.
La targa, se pur scolorita, è rimasta, segno d’altri tempi e di altre storie.
A.B.
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