Lecco perduta/70: in bicicletta con ''Totò al Giro'', a Pomedo

Il film “Totò al Giro d’Italia” venne ripreso con diverse sequenze a Lecco, nel 1948. E’ una pellicola del filone detto “commedia all’italiana”, con la regia di Mario Mattioli e la partecipazione di attori come Isa Barzizza, Walter Chiari, Mario Riva, quest’ultimo non ancora popolare come lo sarà alcuni anni dopo, con la prima televisione in bianco e nero e con le trasmissioni “Il Musichiere” e “Domenica è sempre domenica”.


E’ il film nel quale, accanto a Totò corridore, vi sono i più prestigiosi assi del pedale del dopoguerra '45, che interpretano la parte di se stessi: Bartali, Coppi, Magni, Kubler, Bobet, Cottur, Astrua ed altri. Nel film c’è però una diversità: sono gregari di Totò, maglia rosa del Giro e vincitore di tutte le tappe anziché essere protagonisti della più classica corsa nazionale.
Con i celebrati campioni furono sul set dilettanti lecchesi del Moto Velo Club presieduto da Giovanni Carissimi, con sede al Bar Manzoni dell’omonima piazza. Ezio Cazzaniga, classe 1923, dichiarava in un’intervista del 1998: “ero nel gruppo dei corridori lecchesi. C’erano i fratelli Bonacina, Francesco Gioia Riva, Sisti, forse anche Nando Gilardi ed altri. Fummo convocati come comparse all’Hotel Moderno, vicino al municipio. Arrivavano i vari campioni, applauditissimi da una folla di tifosi che gremiva anche il cortile retrostante del Moderno su via Sassi”.
Le prime immagini lecchesi del film riguardano, appunto, il cortile del Moderno, dove avviene la punzonatura. Totò riceve il numero 100 e gareggia con la maglia Benotto. Lecco è riconoscibile nel traguardo di tappa, davanti Cavour-Caffè-Bottiglieria, locale pubblico che non c’è più. C’è il giro della rotonda di piazza Stazione. La carovana dei corridori si vede poi sulla discesa da Ballabio a Lecco, in particolare alla curva alta di Pomedo dove, nelle vicinanze c’era il Bar Esposito chiuso negli anni '70 del Novecento. Il gruppo dei corridori affronta compatto quel tratto, fra due ali di tifosi entusiasti. Vi sono poi riprese interne nel salone al primo piano dell’Hotel Moderno.
Ezio Cazzaniga ricordava, sempre in quell’intervista di vent’anni or sono, che “i corridori lecchesi che fecero le comparse ricevettero un rimborso spese di 10.000 lire ciascuno. E’ un ricordo carissimo, che mi accompagna, perché siamo stati vicini a pedalare con veri assi del ciclismo, sostenuti da schiere di tifosi con uno sport allora davvero molto popolare”.
Il film “Totò al Giro d’Italia” è anche occasione per rivedere le maglie storiche con le case produttrici dei velocipedi: Legnano, Bianchi, Atala, Benotto, Wilier Triestina, l’elvetica Tobag ed altri.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.