A Malgrate si celebra 'l’uomo che camminava sulle acque'
Il Comune di Malgrate, in collaborazione con la Fondazione Pietro Vassena e l’Associazione culturale “Luce Nascosta”, ha reso noto con un comunicato stampa che una mostra ed una serie di eventi collaterali avranno luogo dall’autunno prossimo 2017 alla primavera 2018 e saranno dedicati alla poliedrica figura del geniale inventore malgratese Pietro Vassena, “L’uomo che camminava sulle acque”. Pietro Vassena è ricordato in particolare per il suo sommergibile C3 e per il record mondiale di immersione, a – 412 metri, con il sottomarino da lui progettato, costruito e pilotato, avvenuto il 12 marzo 1948 nelle acque del Lario, al largo di Argegno, nella “Fossa di Nesso”, nel punto più profondo di tutto il lago.

Il C3 nelle acque del golfo di Lecco
Quest’anno ricorre il 120° anniversario della nascita di Pietro Vassena, avvenuta a Malgrate nel 1897 ed il 50° della morte, avvenuta sempre a Malgrate nel 1967. Inoltre, il 12 marzo 2018 saranno passati 70 anni dalla straordinaria immersione nelle profondità del Lario con il batiscafo C3, un’impresa che diede a Pietro Vassena grande notorietà e portò Lecco ed il Lario all’attenzione mondiale.

Il C3 si immerge davanti al campanile di san Nicolò
Arnaldo Ruggiero, nel 1948 aveva 58 anni, era il decano dei giornalisti lecchesi. Intervistato nel 1968 su Pietro Vassena e sulle prove del C3 negli anni 1946/1948 dichiarava “Mi ricordo quegli esperimenti che avevano destato l’interesse di tutta Italia e di molti paesi esteri. In quelle occasioni fui tempestato di telefonate e di telegrammi, anche da parte di agenzie francesi, in collegamento con l’inglese “Reuter”, perché fornissi loro i più ampi servizi”.
Nel marzo 1948 Arnaldo Ruggiero aveva scritto di Pietro Vassena: “L’inventore è nato a Malgrate vicino a Lecco nel 1897, da genitori operai, non è stato a lungo sui banchi della scuola; ha frequentato fino alla 3^ classe. Le necessità lo costrinsero a guadagnarsi presto la vita: ma le capacità del suo ingegno si rivelarono subito. A 16 anni era capo reparto di una piccola officina, a 18 anni era capo officina presso la Metallurgica Faini di Lecco. Alla fine della prima guerra mondiale si specializzava nella costruzione in conto proprio di motori per fuoribordo e per motoleggere, ricevendo ordinazioni anche per motori grossi da marina. La sua modesta officina è situata all’interno di un grande cortile di via Cavour a Lecco, ed è qui che egli ha realizzato le sue ingegnose invenzioni. Pietro Vassena vanta una dozzina di brevetti, tra cui particolari applicazioni di motori a gasogeno. Da sette anni conduceva gli studi sul sommergibile che ora è noto in tutto il mondo sotto il nome di C3”.

Il C3 riemerge sul tratto di lago di fronte al palazzo delle Paure
Salito alla notorietà con la grande impresa nelle acque lariane di Argegno, il C3 andò perduto nel mare tra Napoli e Capri per la sbadataggine di un marinaio addetto alla manovra della calata in acqua del sommergibile da una nave appoggio. Vassena s’apprestava, nel Tirreno, ad un nuovo primato con il suo C3; si era detto convinto di poter raggiungere nelle acque marine la profondità di 2000 metri. Il sommergibile aveva richiesto sette anni di fiducioso e tenace lavoro, condotto anche fra il sorriso di non pochi increduli! Le prime prove erano avvenute nello specchio d’acqua del golfo di Lecco, tra la Canottieri e l’imbarcadero. Angelo Vassena, figlio dell’inventore, noto campione di motonautica, classe 1933, purtroppo scomparso, dichiarò in un’intervista “Ero un ragazzo. Una volta papà mi volle a bordo ed ero ansioso anch’io di salire sul sommergibile di cui tutti i compagni di scuola mi chiedevano notizie. Fu una domenica pomeriggio, al largo dell’imbarcadero di Lecco, con migliaia di persone assiepate sulle sponde ad osservare. Ebbi un po’ di paura perché il lago mi apparve melmoso, oscuro, troppo diverso da quello che si vedeva in superficie con il sole.

La pagina speciale che la Domenica del Corriere dedicò a Pietro Vassena ed all’impresa di Argegno
Il programma di rievocazioni che viene proposto dal Comune di Malgrate, con la Fondazione Pietro Vassena e l’Associazione “Luce Nascosta”, prevede anche una grande mostra nello spazio espositivo della Quadreria di Malgrate, stupendo balcone panoramico sul tratto terminale del Lario. La mostra sarà inaugurata all’inizio del 2018, come è reso noto nel comunicato stampa della manifestazione “L’uomo che camminava sulle acque”.

Angelo Vassena, figlio di Pietro che fu a bordo del sommergibile in prove nel lago di Lecco
Una celebrazione così motivata e solenne potrebbe sollevare la dibattuta questione del conferimento della civica benemerenza di San Nicolò per Pietro Vassena, secondo quanto già avvenuto per un altro cittadino che pure si è reso meritevole nella storia lecchese, come il presidentissimo del Calcio Lecco, Mario Ceppi. Lo scoglio di “resistenza” ha avuto per entrambi motivazioni comuni.

Il C3 nelle acque del golfo di Lecco
Quest’anno ricorre il 120° anniversario della nascita di Pietro Vassena, avvenuta a Malgrate nel 1897 ed il 50° della morte, avvenuta sempre a Malgrate nel 1967. Inoltre, il 12 marzo 2018 saranno passati 70 anni dalla straordinaria immersione nelle profondità del Lario con il batiscafo C3, un’impresa che diede a Pietro Vassena grande notorietà e portò Lecco ed il Lario all’attenzione mondiale.

Il C3 si immerge davanti al campanile di san Nicolò
Nel marzo 1948 Arnaldo Ruggiero aveva scritto di Pietro Vassena: “L’inventore è nato a Malgrate vicino a Lecco nel 1897, da genitori operai, non è stato a lungo sui banchi della scuola; ha frequentato fino alla 3^ classe. Le necessità lo costrinsero a guadagnarsi presto la vita: ma le capacità del suo ingegno si rivelarono subito. A 16 anni era capo reparto di una piccola officina, a 18 anni era capo officina presso la Metallurgica Faini di Lecco. Alla fine della prima guerra mondiale si specializzava nella costruzione in conto proprio di motori per fuoribordo e per motoleggere, ricevendo ordinazioni anche per motori grossi da marina. La sua modesta officina è situata all’interno di un grande cortile di via Cavour a Lecco, ed è qui che egli ha realizzato le sue ingegnose invenzioni. Pietro Vassena vanta una dozzina di brevetti, tra cui particolari applicazioni di motori a gasogeno. Da sette anni conduceva gli studi sul sommergibile che ora è noto in tutto il mondo sotto il nome di C3”.

Il C3 riemerge sul tratto di lago di fronte al palazzo delle Paure
Salito alla notorietà con la grande impresa nelle acque lariane di Argegno, il C3 andò perduto nel mare tra Napoli e Capri per la sbadataggine di un marinaio addetto alla manovra della calata in acqua del sommergibile da una nave appoggio. Vassena s’apprestava, nel Tirreno, ad un nuovo primato con il suo C3; si era detto convinto di poter raggiungere nelle acque marine la profondità di 2000 metri. Il sommergibile aveva richiesto sette anni di fiducioso e tenace lavoro, condotto anche fra il sorriso di non pochi increduli! Le prime prove erano avvenute nello specchio d’acqua del golfo di Lecco, tra la Canottieri e l’imbarcadero. Angelo Vassena, figlio dell’inventore, noto campione di motonautica, classe 1933, purtroppo scomparso, dichiarò in un’intervista “Ero un ragazzo. Una volta papà mi volle a bordo ed ero ansioso anch’io di salire sul sommergibile di cui tutti i compagni di scuola mi chiedevano notizie. Fu una domenica pomeriggio, al largo dell’imbarcadero di Lecco, con migliaia di persone assiepate sulle sponde ad osservare. Ebbi un po’ di paura perché il lago mi apparve melmoso, oscuro, troppo diverso da quello che si vedeva in superficie con il sole.

La pagina speciale che la Domenica del Corriere dedicò a Pietro Vassena ed all’impresa di Argegno
Il programma di rievocazioni che viene proposto dal Comune di Malgrate, con la Fondazione Pietro Vassena e l’Associazione “Luce Nascosta”, prevede anche una grande mostra nello spazio espositivo della Quadreria di Malgrate, stupendo balcone panoramico sul tratto terminale del Lario. La mostra sarà inaugurata all’inizio del 2018, come è reso noto nel comunicato stampa della manifestazione “L’uomo che camminava sulle acque”.

Angelo Vassena, figlio di Pietro che fu a bordo del sommergibile in prove nel lago di Lecco
Una celebrazione così motivata e solenne potrebbe sollevare la dibattuta questione del conferimento della civica benemerenza di San Nicolò per Pietro Vassena, secondo quanto già avvenuto per un altro cittadino che pure si è reso meritevole nella storia lecchese, come il presidentissimo del Calcio Lecco, Mario Ceppi. Lo scoglio di “resistenza” ha avuto per entrambi motivazioni comuni.
Aloisio Bonfanti