Operazione ''Pasimafi'', tra gli arrestati il ragionier Giulio Corno e il dottor Guido Fanelli
Anche il ragioniere Giulio Corno, presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro di Lecco, risulta nell'elenco delle 19 persone tratte in arresto dal Nas nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura di Parma, denominata "Pasimafi". L'uomo si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di La Valletta Brianza.
Coinvolti a vario titolo con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, abuso d'ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori anche altri dirigenti medici e imprenditori.
75 complessivamente le persone indagate, 17 le aziende che risulterebbero coinvolte in attività illecite. Due società sono state sequestrate al pari di una somma di circa 500.000 euro.
Secondo gli inquirenti gli arrestati e indagati avrebbero favorito le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere. Il "perno" dell'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione è stato individuato in Guido Fanelli, 62enne originario di Olgiate Molgora, direttore della struttura complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Parma e considerato uno dei principali luminari italiani in materia.
Nelle strutture di cui era responsabile - in base all'impianto accusatorio sostenuto dalla Procura emiliana, che è tutto naturalmente da dimostrare - sarebbero state svolte sperimentazioni cliniche illegittime su pazienti ignari, a spese del sistema sanitario nazionale. Lo scopo, contestano i magistrati, era promuovere e divulgare i prodotti farmaceutici delle ditte "amiche" (con la collaborazione di un dirigente del Ministero della Salute) ottenendo in cambio denaro e altri benefit, tra cui appunto lo yacht Pasimafi da cui l'operazione trae il nome.
L'avvocato Renato Cogliati ha precisato che la posizione del ragionier Corno sarà chiarita. "I reati che gli vengono contestati non riguardano comunque la sua attività di presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro ma la sua attività privata" ha spiegato.
Coinvolti a vario titolo con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, abuso d'ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori anche altri dirigenti medici e imprenditori.
75 complessivamente le persone indagate, 17 le aziende che risulterebbero coinvolte in attività illecite. Due società sono state sequestrate al pari di una somma di circa 500.000 euro.
Secondo gli inquirenti gli arrestati e indagati avrebbero favorito le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere. Il "perno" dell'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione è stato individuato in Guido Fanelli, 62enne originario di Olgiate Molgora, direttore della struttura complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Parma e considerato uno dei principali luminari italiani in materia.
Nelle strutture di cui era responsabile - in base all'impianto accusatorio sostenuto dalla Procura emiliana, che è tutto naturalmente da dimostrare - sarebbero state svolte sperimentazioni cliniche illegittime su pazienti ignari, a spese del sistema sanitario nazionale. Lo scopo, contestano i magistrati, era promuovere e divulgare i prodotti farmaceutici delle ditte "amiche" (con la collaborazione di un dirigente del Ministero della Salute) ottenendo in cambio denaro e altri benefit, tra cui appunto lo yacht Pasimafi da cui l'operazione trae il nome.
L'avvocato Renato Cogliati ha precisato che la posizione del ragionier Corno sarà chiarita. "I reati che gli vengono contestati non riguardano comunque la sua attività di presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro ma la sua attività privata" ha spiegato.
