Lecco: la dottoressa Erba e l'Aipa si schierano a difesa del centro TAO

L'impegno della sezione lecchese dell'Aipa - acronimo per Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati - prosegue instancabile da oltre vent'anni e sono stati molti i soci che anche ieri, sabato 22 aprile, hanno partecipato all'assemblea annuale del sodalizio tenutasi in mattinata presso l'aula bianca dell'Ospedale Manzoni.

La dottoressa Erba, responsabile dei centri TAO Lecco-Merate, con il presidente di Aipa Lecco Antonio Alvaro


Come è noto, l'associazione si occupa del benessere dei pazienti in terapia anticoagulante e lavorando a fianco del centro TAO presente al nosocomio lecchese ha contribuito ad introdurre molte migliorie nel sistema, come il servizio di recapito via fax della terapia, il prelievo domiciliare per i pazienti con difficoltà motorie e il decentramento nei distretti del prelievo ematico per supplire alla vastità e alla conformazione del territorio della provincia di Lecco, caratterizzato da alcune zone montuose difficili da raggiungere.

L'ex presidente Luigi Corsetti e il presidente attuale di Aipa Lecco Antonio Alvaro

Lo scenario della terapia anticoagulante è però in costante evoluzione e di pari passo mutano anche le necessità di chi vi è sottoposto: agli anticoagulanti "classici" che, antagonisti della vitamina K e caratterizzati da una stretta finestra terapeutica, richiedono controlli di laboratorio a cadenza ravvicinata, vanno sostituendosi "nuovi" anticoagulanti con somministrazione a dose fissa. Per contro però, mentre la terapia con gli anticoagulanti classici è applicabile a tutti i pazienti TAO, quella basata sui nuovi medicinali è adatta solo a soggetti affetti da fibrillazione atriale o trombosi venosa, oltre ad essere incompatibile con valvole meccaniche cardiache, insufficienza renale e farmaci interagenti: ne consegue che, a fronte dell'inevitabile aumento di coloro che passeranno ai nuovi farmaci, circa la metà dei pazienti anticoagulati dovrà rimanere fedele ai farmaci classici, con annessa necessità di prelievi ematici frequenti.

La nomina a soci onorari di Anna Maria Riva e Luigi Corsetti

Anche negli anni a venire perciò il centro TAO continuerà ad essere fondamentale, non solo per i pazienti con la vecchia terapia ma anche per quelli con la nuova, le cui condizioni andrebbero comunque monitorate: "i nuovi farmaci cambiano il rapporto del paziente con il centro, il che richiede un aumento di competenza e non una diminuzione, perché medici e personale saranno investiti dalla responsabilità di gestire pazienti trattati con un nuovo medicinale" ha spiegato la dottoressa Erba, coordinatrice dei centri TAO di Lecco e Merate, intervenuta all'assemblea. Tuttavia, il futuro dei centri TAO è minacciato dai tagli alla sanità; quelli di Torino e Monza San Gerardo sono già stati chiusi. "Purtroppo non tutti coloro che operano all'interno delle strutture ospedaliere sono convinti dell'utilità di un servizio che segua i pazienti in terapia anticoagulante. In realtà un censimento regionale ha sancito che l'80% dei pazienti anticoagulati sorvegliati si appoggia a un centro TAO e quindi Regione Lombardia si è mossa per formalizzarne l'esistenza, ma si tratta di un primissimo passo, un documento steso dalla rete ematologica lombarda che definisce il percorso ideale del paziente in terapia anticoagulante e che purtroppo non è ancora stato firmato - ha proseguito la dottoressa Erba - questo porta a una situazione precaria che viviamo tutti i giorni con affanno noi per primi al centro TAO. I pazienti non devono essere abbandonati a sé stessi perché prendono i nuovi anticoagulanti; la funzione del centro è anche educarli alla terapia, fare un lavoro di formazione trasversale dei medici di medicina generale e tenere nota dei problemi che i pazienti incontrano nel nuovo trattamento. Un lavoro collaterale ed intrinseco alla sorveglianza". "Tra un anno e mezzo andrò in pensione e la situazione è critica. Chiedo all'Aipa di prendere atto dello stato delle cose e farsi carico di tutti i passaggi che dovremo gestire per dare continuità e futuro a questa struttura" ha concluso la dottoressa.

La dottoressa Rosella Sangiorgio

L'appello non è rimasto inascoltato: come ha spiegato il presidente di Aipa Lecco Antonio Alvaro, l'associazione si è fatta carico delle spese per finanziare un medico che nel biennio 2017/2018 conduca uno studio sui pazienti trattati con i nuovi farmaci, allo scopo di svolgere un'analisi dettagliata della casistica e vedere quali pazienti potrebbero trarre un maggiore giovamento dal passaggio dal vecchi ai nuovi anticoagulanti. "Abbiamo coinvolto case farmaceutiche, enti pubblici e associazioni come il Rotary Manzoni. Anche i privati possono contribuire, versando il 5x1000 alla nostra associazione" ha chiarito il presidente Alvaro sottolineando l'importanza del progetto e lasciando la parola ad altri due medici, il dottor Pierfranco Ravizza e la dottoressa Rosella Sangiorgio, che hanno relazionato rispettivamente sull'importanza dell'alimentazione in terapia anticoagulante e sul versante emorragico connesso alla terapia anticoagulante.

Il dottor Pierfranco Ravizza

L'assemblea ha visto anche l'approvazione del bilancio consuntivo 2016 e preventivo 2017, oltre alla presentazione delle tante iniziative deliberate dal consiglio direttivo per l'anno in corso, dagli screening per la fibrillazione atriale a Lecco, Merate, Calolziocorte e Oggiono alla partecipazione a convegni medico scientifici, passando per le proposte riguardanti la socializzazione e lo svago come il corso di fotografia, le gite a Premana e sul lago di Garda, i soggiorni marini a Milano Marittima e Giulianova Marche; come ha precisato il segretario di Aipa Antonio Pisapia, per iscriversi all'associazione e partecipare alle numerose iniziative non è necessario essere pazienti in terapia anticoagulante. La riunione è stata infine occasione per riconoscere l'impegno di due soci che hanno investito anima e corpo nella causa dell'Aipa: si tratta di Anna Maria Riva, prima infermiera volontaria del servizio di prelievo domiciliare, e dell'ex presidente di lungo corso Luigi Corsetti, entrambi insigniti del titolo di soci onorari. Il ringraziamento è stato esteso a tutti i volontari che mettono il proprio tempo e le proprie energie per l'associazione.
Elena Toni
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