Lecco: concerto del Coro Grigna e borse di studio a due ricercatori, cantori dell'anima
Grandi applausi e altrettanto grande pubblico per il Coro Grigna e l'amato spirito con cui, presso il teatro Cenacolo Francescano di Lecco, si è esibito in un concerto per festeggiare il 95° anniversario della Sezione Alpini di Lecco ed il 50° di appartenenza del Coro stesso alla Sezione.
All'evento, nella serata di sabato, sono accorsi non solo i festeggiati ovvero gli Alpini lecchesi, ma anche diversi simpatizzanti e molti amanti delle tradizionali armonie del Coro, le quali anche in questa occasione hanno scaldato il cuore del pubblico racchiudendo l'essenza di Lecco e del suo folclore.
"Nato nel rione di Laorca nel 1957 e fondato dall'allora allievo di conservatorio Giuseppe Scaioli, il nostro coro iniziò a farsi conoscere inizialmente nel territorio lecchese fino a quando nel 1977 divenne coro ufficiale della Sezione ANA di Lecco, venendo proiettato in universo musicale inaspettato" è stato raccontato. "La marcia del Coro Grigna divenne poi inarrestabile: dai tantissimi concerti a Milano, Genova, Verona, Pisa e molte altre città anche estere, fino all'incontro con Sua Santità Paolo VI nella basilica di San Pietro e quello con Papa Giovanni Paolo II. Dopo cinquant'anni di successi percorsi insieme sempre nel nome dell'ANA di Lecco, ci auguriamo di condividere negli anni a venire altrettanti successi".
A condurre la serata è stato proprio il consigliere della Sezione ANA lecchese, Emiliano Invernizzi, che ha prima annunciato l'entrata del vessillo sezionale, scortato dal Presidente di Sezione Marco Magni e dal Consiglio, sulle note del noto inno alpino "33", per poi lasciare la scena al Coro Grigna. Quest'ultimo ha proposto al pubblico molte delle sue canzoni più note e alcune più ricercate, spesso accomunate dal lavoro compositivo sotterraneo del maestro Giuseppe Scaioli, presente in sala.
Ma protagonisti dei brani sono stati anche l'allegria dei festeggiamenti di paese, come nel canto "Domàn l'è festa", o alcuni dei simboli più radicati nel gruppo lecchese, tra cui il noto cappello alpino sul quale svetta la penna nera che rimanda a voli di aquile e alte cime celebrate con la canzone "Sul cappello".
A chiudere l'esibizione è stato invece uno dei brani più significativi del loro repertorio: "Bandiera nera", che facendosi portavoce dei pilastri della realtà alpina parla di speranza, orgoglio e onore nei confronti della propria bandiera.
Nell'occasione è stata inoltre consegnata la Borsa di studio "Corrado Pedroni a.m.", che annualmente viene offerta dalla Sezione di Lecco e che quest'anno, proprio in onore del suo 95°, ha subito uno strappo alla regola: due infatti sono stati i riconoscimenti assegnati sabato sera a altrettanti giovani medici ricercatori del territorio, Grazia Fazio e Giacomo Liveira.
La prima, laureata in biologie farmaceutiche presso l'Università degli Studi di Milano, si è affacciata al mondo dell'ematologia pediatrica, in particolare dedicandosi allo studio della leucemia infantile e progettando l'utilizzo di un farmaco di ultima generazione per combattere tale patologia; un curriculum altrettanto lungo anche per il secondo premiato, che, dopo la laurea in biotecnologie mediche, molecolari e cellulari all'Università di Milano, ad oggi si occupa dello studio dell'immunologia nelle neoplasie ematologiche e dello sviluppo di nuovi approcci terapeutici per combattere alcune forme di leucemia.
Dopo la premiazione e i complimenti da parte del Presidente Marco Magni e del Vicensindaco di Lecco Francesca Bonacina, hanno ricevuto un omaggio simbolico da parte della Sezione ANA anche il Presidente del Coro Grigna Caludio Bolis e il vero cuore del gruppo, ovvero il compositore Giuseppe Scaioli.
A racchiudere il senso della serata sono state infatti le parole del maestro fondatore del Coro, che con il suo solito modo di fare quasi paterno nei confronti dei suoi coristi, ha ricordato il filo rosso che unisce musica e medicina: "Un complimento a voi medici e ricercatori, perché siete voi i veri cantori dell'anima: noi dobbiamo sempre essere riverenti ai giovani che fanno cose buone. Io come compositore devo mettere in musica le parole, cercando di gestirle al meglio, mentre voi avete il compito di ridare la vita e, proprio come facciamo noi in musica, quando riuscite a ridare un sorriso a chi ne ha bisogno avete già fatto metà dell'opera".
All'evento, nella serata di sabato, sono accorsi non solo i festeggiati ovvero gli Alpini lecchesi, ma anche diversi simpatizzanti e molti amanti delle tradizionali armonie del Coro, le quali anche in questa occasione hanno scaldato il cuore del pubblico racchiudendo l'essenza di Lecco e del suo folclore.
Al centro Giacomo Liveira e Grazia Fazio
A destra il consigliere Emiliano Invernizzi e vicino il Presidente Marco Magni
"Nato nel rione di Laorca nel 1957 e fondato dall'allora allievo di conservatorio Giuseppe Scaioli, il nostro coro iniziò a farsi conoscere inizialmente nel territorio lecchese fino a quando nel 1977 divenne coro ufficiale della Sezione ANA di Lecco, venendo proiettato in universo musicale inaspettato" è stato raccontato. "La marcia del Coro Grigna divenne poi inarrestabile: dai tantissimi concerti a Milano, Genova, Verona, Pisa e molte altre città anche estere, fino all'incontro con Sua Santità Paolo VI nella basilica di San Pietro e quello con Papa Giovanni Paolo II. Dopo cinquant'anni di successi percorsi insieme sempre nel nome dell'ANA di Lecco, ci auguriamo di condividere negli anni a venire altrettanti successi".
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A condurre la serata è stato proprio il consigliere della Sezione ANA lecchese, Emiliano Invernizzi, che ha prima annunciato l'entrata del vessillo sezionale, scortato dal Presidente di Sezione Marco Magni e dal Consiglio, sulle note del noto inno alpino "33", per poi lasciare la scena al Coro Grigna. Quest'ultimo ha proposto al pubblico molte delle sue canzoni più note e alcune più ricercate, spesso accomunate dal lavoro compositivo sotterraneo del maestro Giuseppe Scaioli, presente in sala.
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Dopo aver rotto il ghiaccio con un trittico di canti legati al mondo delle penne nere, aperto dal brano "Alpini al reggimento", il coro ha esteso l'esibizione toccando vari ambiti, presenti e passati: tra questi il tema della guerra e in particolare dello stoico coraggio con cui la gente di montagna ha affrontato le incognite portate dalla stessa, espresso attraverso il brano "Grigna bella e crudele", genuinamente originario della Prima Guerra Mondiale. A destra il Vicesindaco Francesca Bonacina
Giuseppe Scaioli insieme a Marco Magni ed Emiliano Invernizzi
Ma protagonisti dei brani sono stati anche l'allegria dei festeggiamenti di paese, come nel canto "Domàn l'è festa", o alcuni dei simboli più radicati nel gruppo lecchese, tra cui il noto cappello alpino sul quale svetta la penna nera che rimanda a voli di aquile e alte cime celebrate con la canzone "Sul cappello".
A chiudere l'esibizione è stato invece uno dei brani più significativi del loro repertorio: "Bandiera nera", che facendosi portavoce dei pilastri della realtà alpina parla di speranza, orgoglio e onore nei confronti della propria bandiera.
Nell'occasione è stata inoltre consegnata la Borsa di studio "Corrado Pedroni a.m.", che annualmente viene offerta dalla Sezione di Lecco e che quest'anno, proprio in onore del suo 95°, ha subito uno strappo alla regola: due infatti sono stati i riconoscimenti assegnati sabato sera a altrettanti giovani medici ricercatori del territorio, Grazia Fazio e Giacomo Liveira.
La prima, laureata in biologie farmaceutiche presso l'Università degli Studi di Milano, si è affacciata al mondo dell'ematologia pediatrica, in particolare dedicandosi allo studio della leucemia infantile e progettando l'utilizzo di un farmaco di ultima generazione per combattere tale patologia; un curriculum altrettanto lungo anche per il secondo premiato, che, dopo la laurea in biotecnologie mediche, molecolari e cellulari all'Università di Milano, ad oggi si occupa dello studio dell'immunologia nelle neoplasie ematologiche e dello sviluppo di nuovi approcci terapeutici per combattere alcune forme di leucemia.
Dopo la premiazione e i complimenti da parte del Presidente Marco Magni e del Vicensindaco di Lecco Francesca Bonacina, hanno ricevuto un omaggio simbolico da parte della Sezione ANA anche il Presidente del Coro Grigna Caludio Bolis e il vero cuore del gruppo, ovvero il compositore Giuseppe Scaioli.
Da sinistra: Riccardo Invernizzi (maestro del coro), Claudio Bolis, maestro Scaioli e Emiliano Invernizzi
A racchiudere il senso della serata sono state infatti le parole del maestro fondatore del Coro, che con il suo solito modo di fare quasi paterno nei confronti dei suoi coristi, ha ricordato il filo rosso che unisce musica e medicina: "Un complimento a voi medici e ricercatori, perché siete voi i veri cantori dell'anima: noi dobbiamo sempre essere riverenti ai giovani che fanno cose buone. Io come compositore devo mettere in musica le parole, cercando di gestirle al meglio, mentre voi avete il compito di ridare la vita e, proprio come facciamo noi in musica, quando riuscite a ridare un sorriso a chi ne ha bisogno avete già fatto metà dell'opera".
Francesca Amato