Lecco perduta/51: Felice Airoldi è il reuccio della canzone

Il 'reuccio' Felice Airoldi
Cinquant’anni or sono, nell’anno 1967, a Lecco tutto era diventato “oro” sulla falsariga delle “Noci d’Oro” dello spettacolo e del “Cuoco d’Oro” per i piatti della grande cucina, le due iniziative principali dell’Azienda Turismo presieduta da Giacomo De Santis. Vennero, così, organizzate iniziative sempre “oro”, come il Cardellino, la Freccia, la Barchetta ed altre ancora.
Nel mese di febbraio 1967 si svolse la terza edizione del “Paperino d’oro”, festival riservato a giovanissime voci nuove. In quel periodo si svolsero diversi concorsi con cantanti in erba. Il “Paperino d’oro” vide la partecipazione di venti giovanissimi. Un settimanale locale, nella cronaca della manifestazione, ha scritto “Felice Airoldi, il cantante lecchese ormai noto per essersi classificato ai primi posti in diversi concorsi canori per giovanissimi, è stato proclamato vincitore del “Paperino d’oro”. Il pubblico, accorso numeroso ad assistere allo spettacolo dedicato ai bambini, ha salutato con fragorosi applausi a scena aperta la proclamazione del vincitore. Felice Airoldi si è presentato disinvolto e molto sicuro di sé, eseguendo John Brown ed ha totalizzato il massimo punteggio di 80 punti dalla giuria che vedeva tra gli altri, Marino Sottocornola, presidente del Circolo Musicale di Lecco ed Alberto Consonni, presidente del Centro di Cultura”.
    La serata era stata presentata con bravura, come riferisce sempre la cronaca, da Ambrogio Acerboni e Giuseppe Motta. Le venti giovanissime promesse partecipanti erano state presentate dalle vallette Marilena Mangili ed Angela Longhi. C’era l’orchestra The Paperino’s di Calolzio. Nella classifica generale Felice Airoldi precedeva Elisabetta Barbato, ospite del collegio delle Orsoline di Calolzio, “l’unica, sottolineava il settimanale, che poteva tenere testa ad Airoldi”. Oggi, a cinquant’anni di distanza, la vittoria di Felice Airoldi acquista maggior valore osservando che nella classifica si piazzò al 9° posto Gigliola Negri di Malgrate, poi cantante di successo.
    Le rassegne di voci nuove per giovanissimi, allora frequenti, videro, nel dicembre 1967, la finale del “Grillo d’oro”, organizzato dall’ENAL di Lecco dove era atteso come ospite l’attore d’onore Nino Castelnuovo, reduce dal successo di Renzo nei Promessi Sposi della RAI TV. Impegni di riprese cinematografiche non consentirono a Nino Castelnuovo di salire sul palcoscenico del Teatro Europa (allora Impero), dove nel 1954 aveva mosso i primi passi in una serata di varietà organizzata da Nello Riva.
A.B.
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