Lecco: nuovi sviluppi nell'elettrofisiologia Portati avanti tutti i progetti del dott. Cantù

Francesco Cantù
Dal novembre del 2012 risulta disperso sulle alpi francesi. Il suo ricordo è ancora vivo, però, presso la struttura di Cardiologia dell’ospedale Manzoni di Lecco di cui è stato primario solo qualche mese, prima dell’improvvisa scomparsa, insieme a altri due compagni di scalata, sul Dome des Ecrins. “Francesco Cantù era – infatti – una persona speciale, animato da un entusiasmo che è riuscito a trasmettere a tutti” per dirla con le parole spese dal collega Camillo Gerosa artefice con Franco Rufa del primo impianto di defibrillatore cardiaco compatibile con la risonanza magnetica effettuato a Lecco. La presentazione di tale nuovo dispositivo, ha permesso ai due professionisti, all’attuale primario Stefano Savonitto e al capodipartimento Amando Gamba di fare il punto sui nuovi sviluppi dell’attività di elettrofisiologia, a partire proprio dai progetti avviati dal dottor Cantù e portati avanti, con passione, dall’intera equipe.
L’elettrofisiologia è una branca della cardiologia che si occupa del trattamento delle aritmie cardiache, quelle alterazioni del ritmo cardiaco che possono modificare il normale funzionamento del cuore. “Una delle branche della cardiologia che ha permesso di allungare la vita” come spiegato dal dottor Savonitto. Fra le terapie interventistiche delle aritmie, l’impianto del defibrillatore è quella che, negli ultimi anni, ha conosciuto il maggior sviluppo. La struttura di Cardiologia dell’ospedale di Lecco, ha cominciato a testare due anni fa, grazie proprio a Francesco Cantù, un nuovo sistema di navigazione per facilitare il posizionamento di tale dispositivo del tipo bi ventricolare che ha le potenzialità di aumentare il tasso di risposta alla terapia e di migliorare la sincronizzazione cardiaca.
Ruffa e Gerosa, alla scomparsa del loro primario, hanno continuato la sperimentazione, la mappatura e lo sviluppo del sistema che, passati tutti i test, è ora assolutamente affidabile e pronto per la fase commerciale. Il numero delle procedute effettuate hanno consolidato la Cardiologia del Manzoni come centro di riferimento mondiale della nuova tecnologia.
Il dottor Cantù, poi, aveva anche introdotto a Lecco una ulteriore innovazione per la risincronizzazione cardiaca, una procedura più complessa rispetto a quella tradizionale. Anche in questo ambito, si è proceduto concludendo l’arruolamento dei pazienti da avviare alla sperimentazione che avrà come teatro oltre all’ospedale di Lecco anche altri centri ospedalieri europei e nord-americani.
Anche nel campo dell’ablazione, tecnica operatoria che consente di eliminare le cellule da cui originano i battiti anomali, ovvero le aritmie, gli elettrofisiologi del Manzoni hanno raggiunto nuovi traguardi. Si è concluso, infatti, grazie al contributo dei cardiologi Antonio Panie e Elisabetta Bianco uno studio policentrico internazionale, i cui dati saranno a breve pubblicati sulle riviste scientifiche del settore.
“Tutto quello che era partito con grande entusiasmo con il dottor Cantù è stato portato avanti” ha così potuto affermare il collega Gerosa. Il miglior modo per ricordare un professionista andato avanti troppo presto nel cammino della vita.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.