Lecco perduta/48: quando c’era il tram

Vettura tramviaria della linea cittadina Malavedo-Maggianico
Corre sulle rotaie del tram un breve ciclo di storia lecchese del Novecento: dal 1927 al 1953.
    Lecco ha visto, infatti, il tram solo in quell'anno. A Milano era, invece, entrato in funzione, con la prima tramvia elettrica, da piazza Duomo a corso Sempione, nel novembre 1893. Il nuovo mezzo di trasporto era rivoluzionario e mandava in pensione i vecchi omnibus trainati da cavalli.
    Il tram arrivato a Lecco nel 1927 era atteso da molti anni, dopo che le prime rotaie erano state posizionate nel 1914: tutto si bloccò per la Grande Guerra 1915/1918. Si riprese a parlare di tram nel 1925. Era il 1927quando la “Grande Lecco” salutò l’entrata in funzione del nuovo servizio tramviario. Le prime due vetture, una motrice ed un rimorchio, giunsero alle 11.30 del 4 aprile 1927 in piazza Garibaldi. Veniva inaugurata la tramvia Lecco-Erba-Como, gestita dalla società Volta di Como. Le rotaie venivano anche posizionate sul ponte Azzone Visconti per assicurare il collegamento Lecco-Como. Nello stesso anno partiva anche il tram cittadino, da Malavedo a Maggianico, passando per il centro, lungo via Cavour e poi nel tratto di via Roma, da piazza Garibaldi a piazza Manzoni.
    Il tram “sferragliava” sulle rotaie, nell’anno dell’unificazione della città, quando il Comune superò la zona della stazione ferroviaria, assorbendo municipalmente la vallata del Gerenzone e l’altro territorio pedemontano ai primi rilievi dei monti Resegone e Magnodeno. Era una città di oltre 28.000 abitanti.
    Il tram venne sostituito nel 1953, quando venne organizzato un più ampio servizio territoriale cittadino delle linee bus, che andavano oltre la direttrice Maggianico-Malavedo, toccando altri rioni. La vettura deragliata a Cavalesine di San Giovanni la mattina di sabato 11 dicembre 1943 rappresentala più grossa sciagura lecchese dell’intero Novecento, con 14 vittime.
A.B.
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