Lecco: inaugurata Casa Gruppo Amici, una nuova struttura a disposizione dei disabili

Questa mattina la città ha accolto calorosamente i nuovi abitanti di via Masaccio, in occasione dell'apertura della "Casa Gruppo Amici Lecco", struttura che ospiterà fino a otto ragazzi coinvolti nelle attività del sodalizio.
Si tratta di un'associazione molto attiva sul territorio lecchese, che si occupa di organizzare iniziative e progetti per accompagnare 14 ragazzi disabili nel tempo libero e durante le festività.

Al centro l'assessore Gaia Bolognini

Un'opera, svolta interamente da volontari, finanziata attraverso diverse manifestazioni come la "Mille km di solidarietà"o la sfilata di moda annuale dei ragazzi, che quest'anno si sono anche prestati a posare per il calendario dell'organizzazione, creato grazie ad un'agenzia di moda lecchese.

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La costruzione della struttura è iniziata nel 2015, dopo 3 anni di progettazione e raccolta fondi. E' nata con lo scopo di ospitare i ragazzi più autosufficienti in un ambiente accogliente, nei casi in cui le famiglie siano impossibilitate a curarli. Qui possono godere di un luogo familiare, in un territorio al quale sono dagati da un rapporto affettivo, ovvero Lecco.
La casa è stata costruita grazie all'aiuto e alla collaborazione di moltissimi volontari, ai gruppi alpini di Belledo, Acquate e Bonacina, nonchè ad imprenditori che hanno donato materiale e svolto i lavori di costruzione a prezzi agevolati.

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L'edificio, che conta un grande soggiorno, cucina, tre bagni e tre camere, è stato realizzato con grande attenzione per i consumi e l'ambiente. E' infatti fornito di un riscaldamento a pavimento alimentato in parte da bio-masse e da pannelli solari e di pannelli fotovoltaici per la corrente elettrica. Inoltre la struttura è particolarmente luminosa, grazie ai colori caldi delle pareti, alle grandi finestre e ai soffitti in legno con travi a vista, che creano un clima molto piacevole al suo interno.
L'inaugurazione si è svolta all'insegna della commozione e della gratitudine; in tanti oltretutto hanno voluto salutare i nuovi e speciali abitanti del quartiere Belledo.

La storica utente Simona e il presidente Giuseppe Preda

A prendere la parola sono stati il presidente dell'associazione Giuseppe Preda, l'assessore all'ubanistica di Lecco Gaia Bolognini e due rappresentanti delle penne nere che hanno collaborato alla costruzione.
Una volontaria inoltre, ha dato lettura di un testo di Erri De Luca, in cui ha usato il simbolo dell'albero per parlare della casa. "Un'albero ha bisogno di due cose: sostanza sotto e bellezza fuori. Gli alberi sono creature concrete ma spinte da una forza di eleganza. Bellezza necessaria a loro è vento, luce, uccelli, grilli, formiche e un traguardo di stelle verso cui puntare la formula dei rami. La macchina che negli alberi spinge linfa in alto è bellezza, perché solo bellezza in natura contraddice la gravità. Senza bellezza l'albero non vuole.Perciò abbiamo cercato un luogo e ci siamo fermati in un punto di un campo e abbiamo chiesto 'Qui vuoi?'. Non ci aspettavamo una risposta, però ci è piaciuto dire una parola alla nostra casa d'albero. Lei ha sentito i bordi e gli orizzonti e cercava un punto esatto per sorgere. Un albero ascolta comete, pianeti, ammassi e sciami. Sente le tempeste sul sole e le cicale addosso con la stessa premura di vegliare. Un albero è alleanza tra il vicino e il perfetto lontano. S'impianta con sforzo, attecchisce in segreto. Se resiste, iniziano le generazioni di foglie. Un albero assomiglia a un popolo, più che a una persona''.

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Gli intervenuti hanno sottolineato come l'idea della casa sia stata davvero innovativa, in quanto si tratta di una realtà unica del suo genere sul territorio provinciale. Il lavoro congiunto di tutti i volontari l'ha resa inoltre una struttura importante per i cittadini, che va protetta.
La porta della casa è stata svelata dalla prima ragazza seguita dall'associazione, Simona, protagonista di un toccante momento di commozione, durante il quale ha cercato di ringraziare l'associazione per il suo importante lavoro.

I ragazzi dell'associazione presenti

Giuseppe Preda, prima di consentire ai presenti di entrare a visitare la struttura, ha voluto donare dei bouquet di fiori all'assessore Bolognini, a Simona e alla signora Bregaglio, la cui famiglia ha donato il terreno su cui è stata edificata la costruzione. La donna ha espresso la sua gratitudine all'associazione, per il suo lavoro e la dedizione con cui lo svolge, con l'auspicio di poter aiutare ancora questo gruppo.
R.G.
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