Torre de' Busi: maxi-festa per Innocentina Alborghetti, la prima centenaria del paese
Non è stata solo una semplice festa: l'intera comunità di Torre de' Busi quest'oggi ha voluto abbracciare "nonna" Innocentina Alborghetti che ha compiuto la bellezza di 100 anni, diventando la prima donna nel Comune a tagliare il traguardo del secolo di vita.
Poco prima della seconda guerra mondiale, si è trasferita a Calolzio - frazione San Michele - e nel 1943 ha sposato Arialdo Bonanomi di Monte Marenzo: il ragazzo era entrato da anni nell'esercito ma proprio il matrimonio ha evitato che fosse costretto a partire per la disastrosa campagna di Russia.
Oltre ai figli, le fanno compagnia anche 6 nipoti e ben 10 bisnipoti. "Mia madre è una donna energica e determinata, che ha sempre lavorato tanto per la famiglia e per noi figli visto che spesso nostro padre era via per lavoro. Ma allo stesso tempo è molto dolce e comprensiva, soprattutto con i bambini" ha continuato ancora Angelo. "Fino all'anno scorso era parecchio in forma: ora certamente l'età si fa sentire ma siamo fortunati a poter stare con lei per così tanto tempo".
Il sindaco Eleonora Ninkovic ha consegnato alla nonnina un quadro e un attestato per celebrare questo importante momento. "Abbiamo voluto festeggiare come si deve la dolcissima nonna, prima centenaria "torrebusina", patrimonio di tradizioni, di valori culturali e civili che rappresentano per tutti i giovani e per tutti noi un modello da seguire. La sua è stata una lunga vita, vissuta con grande fede e con dedizione alla famiglia, superando momenti non sempre facili" è stato il messaggio portato dal primo cittadino. "Pensando ai suoi 100 anni mi emoziono: ha vissuto le vicende tristi e felici di un secolo della nostra storia. Ha visto due terzi dei 150 anni dell'unità d'Italia, ha vissuto gli anni della prima e delle seconda guerra mondiale, conoscendone le brutture e le sofferenze, anni che hanno chiesto fatiche e sacrifici per crescere la famiglia. Oggi è ricambiata dall'amore e dalle cure dei suoi cari e trasmette ai suoi giovani i suoi valori; è per tutti noi un esempio di vita, la sua "lunga giovinezza" un motivo di compiacimento per tutta la nostra comunità: auguriamo di poter continuare a scaldare a lungo il cuore di chi le vuole bene e - come si dice in queste occasioni - cento di questi giorni!" Ovviamente non poteva mancare nemmeno la torta con un brindisi.
Innocentina Alborghetti
Autorità e associazioni intervenute
Innocentina con il sindaco Eleonora Ninkovic e don Roberto Trussardi
Per questo in tanti le hanno fatto una grande sorpresa, festeggiando insieme a lei e ai 3 figli questa giornata davvero indimenticabile: c'erano il sindaco Eleonora Ninkovic con l'assessore Rosa Maria Angela e i consiglieri, don Roberto Trussardi, il gruppo Alpini, la Pro Loco, la rappresentanza di Aido e Avis, l'amministratore di Hidrogest Marco Donadoni, la Protezione Civili. E c'erano soprattutto anche tanti bambini della scuola primaria e del catechismo che hanno letteralmente invaso il salotto per cantare a Innocentina "tanti auguri".Poco prima della seconda guerra mondiale, si è trasferita a Calolzio - frazione San Michele - e nel 1943 ha sposato Arialdo Bonanomi di Monte Marenzo: il ragazzo era entrato da anni nell'esercito ma proprio il matrimonio ha evitato che fosse costretto a partire per la disastrosa campagna di Russia.
Oltre ai figli, le fanno compagnia anche 6 nipoti e ben 10 bisnipoti. "Mia madre è una donna energica e determinata, che ha sempre lavorato tanto per la famiglia e per noi figli visto che spesso nostro padre era via per lavoro. Ma allo stesso tempo è molto dolce e comprensiva, soprattutto con i bambini" ha continuato ancora Angelo. "Fino all'anno scorso era parecchio in forma: ora certamente l'età si fa sentire ma siamo fortunati a poter stare con lei per così tanto tempo".
Il sindaco Eleonora Ninkovic ha consegnato alla nonnina un quadro e un attestato per celebrare questo importante momento. "Abbiamo voluto festeggiare come si deve la dolcissima nonna, prima centenaria "torrebusina", patrimonio di tradizioni, di valori culturali e civili che rappresentano per tutti i giovani e per tutti noi un modello da seguire. La sua è stata una lunga vita, vissuta con grande fede e con dedizione alla famiglia, superando momenti non sempre facili" è stato il messaggio portato dal primo cittadino. "Pensando ai suoi 100 anni mi emoziono: ha vissuto le vicende tristi e felici di un secolo della nostra storia. Ha visto due terzi dei 150 anni dell'unità d'Italia, ha vissuto gli anni della prima e delle seconda guerra mondiale, conoscendone le brutture e le sofferenze, anni che hanno chiesto fatiche e sacrifici per crescere la famiglia. Oggi è ricambiata dall'amore e dalle cure dei suoi cari e trasmette ai suoi giovani i suoi valori; è per tutti noi un esempio di vita, la sua "lunga giovinezza" un motivo di compiacimento per tutta la nostra comunità: auguriamo di poter continuare a scaldare a lungo il cuore di chi le vuole bene e - come si dice in queste occasioni - cento di questi giorni!" Ovviamente non poteva mancare nemmeno la torta con un brindisi.
Paolo Valsecchi