Lecco perduta/31: l'''Omino Y'' e i segnali luminosi dal Matitone

Era la sera di vigilia della 2^ domenica di ottobre del 1959: 57 anni or sono. L’ultima luce del vespero annunciava imminente la notte anche nel tratto di lago vicino alla Basilica di San Nicolò. Era in corso il Palio delle Contrade che vedeva impegnati i giovanissimi atleti dell’oratorio San Luigi, suddivisi nelle quattro formazioni rionali di Vittoria, Centro, Basilica e viale Turati. C’era grande attesa per la serata quando, intorno alle ore 20/20.30, sarebbe partita la “caccia” ovvero l’ora X dell’Omino Y. Gastone, il poliziotto, aveva reso noto appositi comunicati per i ragazzi, nei quali invitava a tenere “occhi aperti ed orecchie tese”.

Il campanile di San Nicolò visto da piazza Cermenati, nel 1959

L’Omino Y avrebbe lanciato, dalla parte più alta del campanile, dal terrazzo terminale del “Matitone”, misteriosi segnali luminosi, quasi a guisa di punteggiatura telegrafica dell’alfabeto Morse. I segnali avrebbero consentito di identificare il misterioso personaggio ed ottenere così determinanti punti per la classifica finale del Palio delle Contrade, dove erano in corso partite di calcio, gare di atletica, tornei di tennis da tavola, ed altri ancora.
Tanti ragazzi erano, quindi, con il naso all’insù, quella sera del dolce autunno lariano, con un campanile che sembrava un riflesso del cielo. I giovani oratoriani organizzatori del Palio (Ernesto Cantù, Luigi Mangola, Agostino Sacchi, Costantino Magni ed altri) erano saliti sul campanile, con don Giuseppe, e si apprestavano a lanciare i razzi che avrebbero consentito una ricostruzione in codice. Fu una serata di grande trepidazione, dove venne anche assediata la base del campanile per vedere coloro che scendevano al termine dei razzi. Ma era stato studiano un apposito stratagemma per confondere ogni possibile identificazione. Del resto, sempre Gastone, il poliziotto, aveva reso noto “Vi saranno colpi di scena a non finire; attenti ai trucchi, siamo all’ultimo atto di un misterioso gioco”.
E’ stato scoperto l’Omino Y? Chi lo ricorda, dopo oltre 50 anni?
Il Palio delle Contrade venne vinto dalla Vittoria, davanti a Centro, Nord e Basilica. Quella serata dell’Omino Y è stato il primo momento di valorizzazione, diciamo, turistica del “Matitone”, lodevolmente poi promosso negli ultimi anni da un gruppo di volontari. La dimostrazione sta che domenica 20 dicembre 1959, nella grande festa per i 50 anni della cappella dell’oratorio, dedicata all’Immacolata Concezione del 1909, al termine della cerimonia pomeridiana con la benedizione augurale dei nuovi cooperatori, intorno alle 17 avvenne una spettacolare pioggia di stelle dall’alto del campanile. Venne resa ancora più scintillante da un nevischio che incominciava a cadere, dopo una giornata di freddo intenso e di tramonto precoce. Quelle stelle del campanile hanno poi illuminato una storia nei decenni seguenti.
A.B.
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