Calolzio: cane avvelenato nel giardino di casa da bocconi 'infarciti' di lumachicida

Il cane sottoposto a cure che, putroppo, non lo hanno comunque salvato
È stato attirato da alcune esche - con ogni probabilità bocconcini di carne - che ha trovato mentre giocava nel suo giardino in via Mandamentale a Calolziocorte. Al loro interno però un giovane cane ha trovato una dose di veleno lumachicida che gli è risultata fatale.
Un gesto assurdo e messo in pratica da alcuni ignoti che avevano la chiara intenzione di uccidere il povero cucciolo.
"Non sappiamo proprio cosa pensare, siamo davvero allibiti - ha raccontato la padrona, che non riesce a capire come qualcuno abbia potuto voler uccidere il suo amato animale - E' successo tutto lunedi sera: il nostro cane ha iniziato a stare male, quasi come in preda a una crisi epilettica. Ma quello che sembrava essere un malore si è rivelato poi un avvelenamento: nel nostro giardino abbiamo trovato delle strane palline color blu: il veterinario le ha analizzate e ha scoperto che si tratta di metaldeide, veleno usato normalmente per uccidere le lumache. E' una cosa assurda....".
Un gesto studiato a tavolino, messo deliberatamente in pratica da qualcuno che per qualche assurdo motivo voleva "sbarazzarsi" dell'animale. Tanto da confezionare con cura i bocconcini letali che poi ha introdotto nel giardino privato dell'abitazione, sita al confine tra Calolzio e Torre de Busi.
Impossibile che si sia trattato di un ingerimento casuale: "il nostro cane pesava quasi 40 chili e gli stessi medici veterinari hanno confermato che deve essere stata una dose di lumachicida non indifferente per risultare mortale".
Difficile immaginare chi possa essere stato l'autore di un gesto cosi crudele, con ogni probabilità qualcuno che sapeva delle presenza dell'animale. "Non sappiamo proprio chi abbia potuto voler ucciderlo... forse qualcuno infastidito dalla sua presenza ma non voglio crederci...".
Oppure, ancor più preoccupante, ladri che volevano sbarazzarsi del cane per poter introdursi nelle abitazioni limitrofe, con i proprietari magari in ferie.
"Viviamo in un complesso residenziale e siamo tutti preoccupatissimi - ha continuato la signora - Diversi di noi posseggono uno o più cagnolini: temiamo che possa succedere anche a loro...".
La paura è infatti che non si sia trattato di un gesto isolato, ma che nella zona possa essere state posizionate altre esche avvelenate. Un rischio mortale per i poveri animali ma anche per i numerosi bambini che abitano nella via: "Cosa sarebbe successo se nostro figlio giocando in giardino avesse trovato, toccato e magari ingerito quelle esche, attirato dalle palline blu del veleno?".
P.V.
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