Lecco: Oss a processo per la morte di un 83enne dopo un clistere, parlano i consulenti

A processo con l’accusa di omicidio colposo (ai sensi dell’articolo 589 del codice penale) è finito l’operatore socio sanitario T.J. che gli praticò un clistere il 15 gennaio (pochi giorni prima della morte) presso l’ospedale Manzoni di Lecco, dove l’anziano si trovava ricoverato per la rottura di un femore a seguito di una brutta caduta.
Nella mattinata di oggi, lunedì 26 settembre, sono stati il medico legale dottor Marco Motta e il chirurgo Giulio Carcano (consulenti del Pm) e il corrispettivo della difesa dottoressa Valentina Vasino ad esporre le rispettive conclusioni.
Se infatti i due medici hanno definito “altamente probabile” la correlazione tra la perforazione intestinale e il primo clistere eseguito a Lecco (cui ne sono seguiti altri due presso la struttura gestita dalla Fondazione Colleoni di Asso per la riabilitazione postoperatoria), l’anatomopatologa ha spiegato che la lesione può avere avuto altre cause e che – a suo giudizio - in mancanza di una autopsia e di un esame laparoscopico esplorativo non sia possibile porla in correlazione con la procedura cui il paziente è stato sottoposto presso il nosocomio lecchese.
Durante l’udienza di stamane di fronte al giudice Enrico Manzi è stata ricostruita la “trafila” sanitaria dell’uomo, dal primo clistere al Manzoni il 15 gennaio 2013 all’ingresso nella struttura di Asso, dove ne sono stati praticati altri due il 16 e il 18. Durante la degenza riabilitativa sarebbe emersa una sintomatologia dolorosa che solo a seguito di una Tac effettuata presso l’ospedale di Erba (dove poi è stato operato d’urgenza) è stato possibile ricondurre alla perforazione intestinale, risultata poi essere causa diretta della morte dell’uomo.
“Riteniamo che la lesione sia stata determinata dal primo clistere effettuato a Lecco, poiché all’arrivo del paziente ad Asso la sintomatologia dolorosa era già in atto” hanno spiegato i consulenti del Pm, rispondendo alle domande dell’avvocato difensore dell’operatore socio sanitario, Marco Sangalli. “Il contenuto dell’intestino si è infiltrato nell’area del tessuto molle retro peritoneale, senza dare origine a sintomi immediatamente correlabili alla lesione”.
Rispondendo alle domande dell’avvocato Sangalli, i due consulenti hanno specificato che hanno visionato le cartelle cliniche del paziente e la relazione relativa alla Tac, ma non le immagini dell’esame. “Ad Asso è stato certificato nella cartella clinica che l’addome era dolente alla palpazione profonda, una condizione compatibile con la lesione intestinale. È stata poi effettuata una derivazione chirurgica”. Un’operazione che nel caso dell’83enne di Pasturo non ha evitato il decesso.
“La perforazione e il conseguente versamento interno sono visibili nella Tac, ma di questa lesione non sappiamo quasi nulla” è stata invece la conclusione del consulente tecnico della difesa, la dottoressa Vasino. “L’autopsia non è stata disposta, né esaminato il retto poiché l’operazione ha isolato il colon senza l’esplorazione del punto lesionato. Questo può avere anche cause naturali, come una diverticolite e la Tac mostra anche un versamento intraperitoneale”. La dottoressa ha specificato che a seguito del primo clistere a Lecco ne sono stati praticati altri due ad Asso e che il dolore percepito dal paziente poteva essere correlato ad un problema alla vescica presente (tanto che all’uomo era stato anche applicato un catetere). “L’indicazione sulla Tac è quella di una “sospetta neoplasia a livello pancreatico”. Non abbiamo nulla che ci indichi la condizione del tratto intestinale dell’uomo interessato dalla lesione, né documentazione che ci permetta di dare un giudizio sulle modalità con cui è stato effettuato il clistere da parte dell’imputato”. Il dottor Carcano ha specificato che eventuali patologie come la diverticolite sarebbero state documentate se presenti.
Il processo a carico dell’operatore socio sanitario proseguirà il prossimo 6 marzo, quando sarà chiamata a testimoniare la collega presente al momento dell’effettuazione del clistere a Lecco.