Lecco perduta/28: quando la cucina era d’oro

I giornalisti Giacomo De Santis, Dino Brivio ed Eugenio Tacchini
impegnati nella giuria del cuoco d’oro
Era dorata la buona cucina lecchese, la gastronomia in generale, accompagnata da vini genuini, nel 1966, cinquant’anni or sono. Lecco aveva ospitato la conclusione del concorso promosso dalla Compagnia “Amanti della buona cucina” per l’assegnazione del Premio “Padella d’oro”. In tale concorso nazionale, si distinse il Ristorante “Pontile”, detto “Orestino”, collocato ancor oggi sul Lungolago, nel tratto che vede la stazione della navigazione. Il “Pontile” era allora guidato dal cuoco Oreste Curti, che si distinse ottenendo il secondo premio della rassegna, ospitata nella città lariana grazie all’Azienda Turismo, con presidente Giacomo De Santis. La serata di premiazione il Comune di Lecco era rappresentato dall’Assessore Italo Corti. Il popolare Orestino venne premiato con il suo staff, formato dalla moglie Carolina, dal figlio Romeo, e poi da Dina Pelanconi, Gina Bassetti, Giampiero Robustelli, Alma Tavasci, Pina Bene e Stefano Tomè.
    Veniva, intanto, annunciato che, sempre per iniziativa dell’Azienda Turismo, Lecco avrebbe ospitato la finale nazionale del “Cuoco d’oro”, dopo tre anni a Diano Marina. Si trattava del concorso che, dopo selezioni provinciali, chiamava a raccolta chef dei ristoranti più rinomati per far conoscere le specialità soprattutto di piatti locali. La finalissima del “Cuoco d’oro” si svolse in settembre al “Griso” di Malgrate, con la partecipazione anche di cuochi internazionali giunti da Scozia, Belgio, Francia e Svizzera. Le serate vennero presentate da Adriana Serra, della Rai TV. Vinse il piatto “braciole di pesce spada”, preparato dal cuoco Lodovico Parisio, del Ristorante “Sporting” di Messina. Il secondo posto venne assegnato a pari merito ai piatti “cotolette all’Alfredo”, di Alfredo Valli del “Gran San Bernardo” di Milano, e “carbonata con polenta”, di Bruno Concone del “Grivola” di Aosta.
    Il Lecchese, poi, ospitò, a fine anno ’66, la prima selezione della “Padella d’oro” 1967. Si svolse presso il Ristorante “Grigna” di Pasturo. I piatti dello chef Gianni Platti erano panzerotti alla valsassinese e filetti di trota del Pioverna. Platti era affiancato da Bambina Spreafico, Luisa Fumagalli, Rosetta Invernizzi, Teresa Platti e Danila Bergamini.
A.B.
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