Lecco perduta/22: quel cimitero troppo… fuori porta

Il cimitero Monumentale di Lecco al Gaggio di Malgrate nel 1961
Venne costruito a Malgrate, in località Gaggio, alle prime pendici del Monte Barro, il cimitero Monumentale di Lecco. I lavori si conclusero oltre 80 anni or sono, nel 1933. Erano stati voluti dal podestà Pizzorno, su progetto dell’ing. Cesare Dorici, di Milano. Era un progetto “faraonico”, della Grande Lecco, appena unificata con i Comuni vicini. Si prevedeba anche l’annessione di Malgrate, con la costruzione del nuovo ponte stradale sull’Adda, al Lazzaretto, inaugurato poi tanti anni dopo, nel 1955.
    Conclusi i lavori del Monumentale affiorarono i primi dissensi. Venne ritenuto lontano e scomodo, da raggiungere solo con il tram Lecco-Como, con la sosta dello stesso presso il casello ferroviario del Gaggio. Sarebbe poi stato necessario percorrere un tratto a piedi, tra prati, in zona allora quasi completamente disabitata.
    I parroci di Lecco, riuniti dal prevosto Borsieri, avanzarono notevoli perplessità sul nuovo Monumentale, che doveva cancellare i cimiteri preesistenti nel territorio cittadino. Così il nuovo camposanto non venne mai usato. Arrivò la guerra  a far dimenticare il progetto ed il complesso venne anche adibito a parcheggio di mezzi militari.
    Coloro che percorrono oggi via Gaggio, via San Grato, via Lazzaretto trovano un edificio scolastico in mezzo al verde, una zona residenziale con villette e condomini.
    La demolizione di quello che doveva essere il Monumentale di Lecco è iniziata intorno agli anni ’70 del Novecento. La costruzione aveva richiesto l’utilizzo di oltre 47.000 metri quadri di terreno. Erano pronti 2.000 ossari e colombari; erano ultimate le “scalee” ad arco, su un fronte di 300 metri, con i rettangoli segnati delle tombe ed i vialetti pavimentati da piastrelle rosse. Il corpo centrale, su via Gaggio, era maestoso, con una grande croce in ferro e due torri ai lati dell’ingresso centrale.
    Qualcuno ha scritto che l’unica sepoltura avvenuta al cimitero del Gaggio è stata quella della Grande Lecco, che doveva superare anche il tratto terminale del Lario ed il corso dell’Adda, per assorbire i Comuni di Malgrate e Pescate ed anche le frazioni del Porto e di San Michele sul Barro, del Comune di Galbiate.
A.B.
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