Lecco perduta/14: c’era la Quinquennale interrotta dopo la 6^ edizione

La funivia della Quinquennale 1953,
davanti all’edificio scolastico di
via Marconi al Caleotto
Era l’agosto 1953, quando veniva inaugurata nel complesso scolastico al Caleotto la sesta “Quinquennale”, mostra dell’industria e del lavoro lecchese. La rassegna si concluse a settembre, in tempo utile per smobilitare l’apparato fieristico e riconsegnare i locali alla scuola per la ripresa delle lezioni dopo le vacanze.
    E’ stata quella del 1953 l’ultima Quinquennale della serie avviata nel 1922, presso le scuole di via Ghislanzoni. Furono sei le edizioni della Quinquennale, dal 1922 al 1953. Era stata sospesa quella del 1942 con l’Italia coinvolta nel secondo conflitto mondiale.
    Dal 1922, appunto, alla scadenza di cinque anni, Lecco imprenditoriale metteva in “vetrina” la sua importanza economica. C’era un apposito comitato organizzatore, che vedeva alla presidenza il cav. Giuseppe Riccardo Badoni.
    L’edificio scolastico del Caleotto, nel 1953, portava ancora sulle tegole del tetto i segnali, con vistosa “croce rossa”, dell’ospedale militare installato in tempo di guerra.
    La Quinquennale 1953 venne visitata da moltissimi lecchesi, dalle delegazioni commerciali dell’alta Italia, da industriali della Lombardia e del Canton Ticino, da clienti stranieri delle maggiori aziende lecchese. Un dato conferma il successo progressivo della Quinquennale: il numero di espositori era stato di 141 della prima edizione del 1922; erano 323 nell’ultima del 1953.
    La Società Antonio Badoni diede all’ultima Quinquennale l’attrattiva principale per i visitatori; sul fronte di via Marconi: era in funzione una funivia-seggiovia, aperta al pubblico, che univa i padiglioni dei prodotti locali al reparto tecnologia del filo metallico. L’Antonio Badoni era stata fondata nel 1843 ed ha cessato l’attività nel 1990.
A.B.
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