Lecco: un encomio e 5 lodi nel giorno della Festa per il 164° di fondazione della Polizia. 'L'obiettivo: ascolto dei cittadini'

Nella scenografica cornice del cortile a lago della Canottieri la Questura di Lecco ha quest'oggi celebrato il 164esimo anniversario di fondazione del Corpo della Polizia di Stato. I festeggiamenti - nel segno dell'austerità come ormai da qualche anno - si sono aperti come da tradizione presso la sede di Corso Promessi Sposi con l'omaggio ai caduti seguito dall'intervento di don Andrea Lotterio, cappellano delle forze di polizia. Il sacerdote ha così fatto proprie le parole di Papa Francesco nell'ormai celebre discorso nel quale il Pontefice ha invitato a "costruire ponti", affidando infine al Signore coloro i quali sono già tornati alla Casa del Padre nonché i famigliari degli operanti "perché li sostengano nel loro difficile lavoro". Un pensiero, quest'ultimo, replicato anche dal Questore Gabriella Ioppolo al termine del proprio discorso pronunciato all'aperto, letteralmente tra lago e monti, dinnanzi ad una nutrita platea di autorità cittadine. Ha infatti ricordato - parlando al cospetto anche ai propri famigliari - i sacrifici a cui sono sottoposti i figli, le moglie e i mariti di chi indossa la divisa, chiamati a loro volta ad essere anch'essi "un po' poliziotti".

Il prefetto Liliana Baccari e il Questore Gabriella Ioppolo tra i premiati

Così il numero uno della Polizia lecchese ha chiosato dopo aver analiticamente sintetizzato nel proprio intervento un intero anno di lavoro. Ricordato dunque innanzitutto il motto delle celebrazioni per il 164esimo anniversario di fondazione, "Esserci sempre", lo stesso dello scorso anno, due parole che sintetizzano al meglio la missione propria del Corpo consapevole di come la sicurezza sia un bene primario per i cittadini e di come gli appartenenti siano chiamati a garantirla rispondendo alle sollecitazioni o, in altre parole debbano essere "pronti e solerti per trovare una soluzione ai mille problemi da affrontare ogni giorno". Entrando nello specifico dell'attività propria della locale Questura, la dottoressa Ioppolo non ha mancato di sottolineare le difficoltà dell'operare sotto organico sottolineando però i successi ottenuti, citando le indagini di maggior successo portate a termine nell'ultimo anno e i risultati consegui, senza dimenticarsi di evidenziare come sia stato centrato, investendo sulla prevenzione e "dirottando" dagli uffici sulle strade agenti,  l'obietto prefissato 12 mesi fa: ridurre i furti, per lenire una piaga di particolare impatto sulla popolazione, toccata nel vivo dal timore di poter vedere il proprio "nido" violato.

Un'immagine dell'avvio delle celebrazioni in Questura.
Sotto la nutrita platea alla Canottieri

E, sempre in un'ottica di sicurezza sociale, non poteva mancare un accenno alla "battaglia" condotta anche a Lecco contro una minaccia globale quale il terrorismo di matrice religiosa. Pur snocciolando infatti anche l'attività routinaria condotta dai suoi uomini, il Questore ha voluto dedicare un "capitolo" del proprio monologo, all'impegno profuso in tale ambito per "prevenire tale fenomeni" e soprattutto per "evitare l'indottrinamento di quei ragazzi che si trovano in crisi di identità" e dunque per far sì che "i predicatore estremisti non abbiano seguito".

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Senza nascondersi dietro un dito, sempre su tale tema, il dirigente ha rimarcato il nesso esistente tra immigrazione e terrorismo. "L'identificazione immediata e completa di chi arriva sul nostro territorio con un monitoraggio della sua permanenza è per noi attività prioritaria. Non possiamo non sapere chi è ospitato nei nostri centri di accoglienza" ha detto, ricordando di essere riuscita - con i propri funzionari - a velocizzare i tempi per il rilascio di passaporti, permessi di soggiorno, richieste di cittadinanza, identificazioni ed espulsioni.
Come ogni anno poi, esauriti i discorsi ufficiali, con la lettura anche dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell'Interno e del Capo della Polizia, si è passati infine alla consegna di un Encomio e di cinque attestati di lode, coronamento di una Festa semplice ma assolutamente sentita.

Encomio concesso al commissario capo Marco Cadeddu per avere evidenziato notevoli capacità professionali e spiccato tempismo in un'attività di soccorso pubblico a favore di un uomo che, dopo essersi cosparso di benzina, minacciava di darsi fuoco. Con un fulmineo gesto, approfittando di un attimo di distrazione dello sventurato, sottraeva la tanica di liquido infiammabile e l'accendino con cui il medesimo intendeva attuare l'insano gesto. Lecco, 5 maggio 2014.

Lode concessa al capo Marco Cadeddu e all'assistente della Polizia di Stato Michele Tarantelli per una laboriosa indagine di polizia giudiziaria che permetteva di trarre in arresto, in flagranza di reato, tre malviventi, nonché di eseguire 13 misure di custodie cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti italiani e magrebini responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lecco, 21 giugno 2013.

Lode concessa all'assistente capo della Polizia di Stato Francesco Bruno e all'agente scelto Francesco Rivetti per un'attività d'indagine che ha consentito di sottoporre al fermo di Polizia Giudiziaria un cittadino albanese responsabile di numerose rapine pluriaggravate. Lecco, 4 aprile 2014.

Lode concessa all'assistente della Polizia di Stato Luigi Barone perché libero dal servizio, mostrando senso del dovere e lodevole spirito d'iniziativa, arrestava un individuo responsabile tentato furto. Lecco, 16 dicembre 2013.
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