Lecco: ''voglio giustizia'', protesta di una donna di Valgreghentino fuori dal Tribunale
“Voglio giustizia”. Queste le parole scritte su un cartello che la signora Monica Spreafico, di Valgreghentino, ha portato con sé all’esterno del Tribunale di Lecco, dove si è “appostata” incatenandosi ad un carrellino di sua proprietà.
Motivo della “protesta” messa in atto dalla donna una presunta ingiustizia subita in merito ad un terreno edificabile di proprietà dei suoi genitori, situato a Villa San Carlo.
“Il comune ha creato cartelle senza valutare lo stato di fatto. Ho presentato una denuncia ma è stata archiviata, e 5 istanze al Procuratore Chiappani senza ricevere risposta” ha spiegato la donna.
“Si tratta di un terreno di circa 1.300 mq, edificabile. A seguito di un primo ricorso presentato dalla signora presso la Commissione tributaria lecchese, le era stato concesso uno sconto del 10% per il passaggio sulla proprietà dell’elettrodotto” ha spiegato il sindaco Sergio Brambilla. “Tale agevolazione, retroattiva, è stata applicata come prescritto. L’altra problematica riguarda l’ampiezza della superficie da tenere in considerazione ai fini della tassazione. La signora sostiene che questa è pari a soli 800 mq, poiché i restanti sono pertinenze di una costruzione in disuso presente all’interno del terreno. Ha presentato due riscorsi su questo aspetto specifico, ma la Commissione tributaria li ha rigettati condannandola a pagare le spese di lite. Stiamo parlando di una differenza annua di 300 – 400 € tra quanto lei afferma di dover pagare e quanto le viene indicato dal comune. Come amministrazione siamo tranquilli perché abbiamo applicato, al pari degli altri cittadini di Valgreghentino, la normativa e i regolamenti comunali vigenti”.
La donna si era rivolta anni fa proprio agli uffici giudiziari lecchesi, dove auspicava di ottenere una risposta che non è mai arrivata. “Un comportamento simile di certo non aiuta a risolvere la questione, sulla quale la Commissione tributaria si è già espressa” ha concluso il sindaco.
Motivo della “protesta” messa in atto dalla donna una presunta ingiustizia subita in merito ad un terreno edificabile di proprietà dei suoi genitori, situato a Villa San Carlo.
“Il comune ha creato cartelle senza valutare lo stato di fatto. Ho presentato una denuncia ma è stata archiviata, e 5 istanze al Procuratore Chiappani senza ricevere risposta” ha spiegato la donna.
Monica Spreafico
La questione si trascina ormai da oltre 15 anni, e riguarda due aspetti nello specifico: lo sconto sull’imposta Ici da applicarsi al terreno in virtù del passaggio di un elettrodotto sullo stesso, e la metratura sulla quale la tassa deve essere calcolata.“Si tratta di un terreno di circa 1.300 mq, edificabile. A seguito di un primo ricorso presentato dalla signora presso la Commissione tributaria lecchese, le era stato concesso uno sconto del 10% per il passaggio sulla proprietà dell’elettrodotto” ha spiegato il sindaco Sergio Brambilla. “Tale agevolazione, retroattiva, è stata applicata come prescritto. L’altra problematica riguarda l’ampiezza della superficie da tenere in considerazione ai fini della tassazione. La signora sostiene che questa è pari a soli 800 mq, poiché i restanti sono pertinenze di una costruzione in disuso presente all’interno del terreno. Ha presentato due riscorsi su questo aspetto specifico, ma la Commissione tributaria li ha rigettati condannandola a pagare le spese di lite. Stiamo parlando di una differenza annua di 300 – 400 € tra quanto lei afferma di dover pagare e quanto le viene indicato dal comune. Come amministrazione siamo tranquilli perché abbiamo applicato, al pari degli altri cittadini di Valgreghentino, la normativa e i regolamenti comunali vigenti”.
La donna si era rivolta anni fa proprio agli uffici giudiziari lecchesi, dove auspicava di ottenere una risposta che non è mai arrivata. “Un comportamento simile di certo non aiuta a risolvere la questione, sulla quale la Commissione tributaria si è già espressa” ha concluso il sindaco.
