Vercurago-Merate: prostituzione cinese in due centri massaggi, due donne a giudizio

Il centro massaggi di Garlate di cui sarebbe stata responsabile la signora Jiang Aichai
Jiang Aichai, difesa di fiducia dall’avvocato Matteo Cabianca del Foro di Verona oggi sostituito dalla collega lecchese Caterina Busellu, è stata rinviata a giudizio lo scorso 2 dicembre dal giudice per le udienze preliminari Paolo Salvatore a seguito delle risultanze prodotte dalla Polizia locale di Merate, titolare dell’indagine datata 2013 a carico della stessa, coordinata dal sostituto procuratore Silvia Zannini, presente anche quest’oggi in Aula all’apertura dell’istruttoria per sostenere la pubblica accusa nei confronti della donna. La stessa, il 17 novembre 2015, con il marito e un’altra “collega” era già stata condannata “per condotte del tutto analoghe”, come riferito quest’oggi dal PM, producendo la sentenza seppur non ancora passata in giudicato. 2 anni la pena irrogata nei suoi confronti dal gup Massimo Mercaldo che si era espresso nel corso della medesima seduta anche relativamente al marito della signora irrogando al suo riguardo una pena pari a quattro anni e otto mesi di reclusione - sempre in abbreviato – e di una loro connazionale (due anni e otto mesi) per fatti commessi nel centro massaggi Tuina affacciato sulla Statale a Garlate e presso il negozio dello stesso tipo con sede a Vercurago, lungo la Lecco-Bergamo. Proprio quest’ultima attività, tra la fine dell’aprile e l’inizio del mese di giugno 2014, avrebbe avuto come titolare la signora Xu Xiaolan, attualmente domiciliata a Cremona, anch’ella chiamata a rispondere di violazioni relative alla legge sulla prostituzione. Difesa dall’avvocato Silva Fontana, in udienza preliminare aveva chiesto di andare a dibattimento, con prima udienza fissata – ironia della sorte – proprio quest’oggi subito dopo l’apertura del procedimento a carico di Jiang Aichai. Anche in questo caso la dottoressa Zannini ha fatto inserire nel fascicolo del dibattimento la medesima sentenza del novembre scorso – relativa nello specifico, quindi, ai tre originali co-imputati – chiedendo poi la trascrizione di due telefonate, una in lingua cinese ed una in italiano. Il processo è così stato aggiornato al 14 luglio per il conferimento dell’incarico peritale mentre il 6 ottobre alle 14.30 si aprirà ufficialmente il dibattimento. Alle 12.00 invece tornerà in Aula la questione meratese. I due fascicoli, almeno per il momento, continuano dunque ad andare a braccetto.
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A.M.