Ristampato il libro di Lonati su ''Quel 28 aprile 1945...''

A sinistra Bruno Lonati. A destra la copertina del libro
A pochi giorni dall'anniversario della Liberazione Ugo Mursia editore in Milano ha ristampato il libro uscito nel 1994 "Quel 28 aprile - Mussolini e Claretta, la verità". Si deve a Bruno Giovanni Lonati, l'ex comandante partigiano che rivelò di essere protagonista, con due suoi compagni, guidati da un ufficiale dei Servizi Segreti inglesi, della fucilazione di Benito Mussolini e di Claretta Petacci nelle vicende storiche di fine aprile 1945.

Bruno Lonati rese nota questa nuova versione, sino ad allora tenuta volutamente segreta delle vicende della Liberazione, nel 1994. Il libro era stato scritto nel 1981/1982 quanto Bruno Lonati risiedeva in Valsassina, ad Introbio, per ragioni di lavoro. Lonati è morto nel novembre scorso a Brescia, all'età di 94 anni.            


 L'uscita del libro nel 1994 suscitò subito grande attenzione ma sollevò diverse critiche diffidenti, che evidenziavano la mancanza di riscontri al racconto dell'ex comandante partigiano. All'inizio la rivelazione del libro non venne troppo creduta, ma ricerche effettuate dal noto storico Luciano Garibaldi, qualche tempo dopo, portarono a trovare importanti riscontri che rendono attendibile la nuova ricostruzione della morte di Mussolini e Claretta, uccisi la mattina del 28 aprile a Bonzanigo dal comando italo britannico.

 Il nodo chiave della nuova versione storica è l'identificazione dell'ufficiale dei Servizi Segreti britannici, il capitano John, chiamato John Maccaroni, ma si tratta molto probabilmente di un nome in codice che trova la sua motivazione nell'origine italo britannica dell'agente segreto. I Servizi Segreti britannici ebbero sicuramente una base presso una villetta di Brunate, sulla collina sopra Como, dove prese avvio la missione verso l'alto Lario del "commando" destinato a catturare Mussolini. 

Lonati, durante una delle sue ultime visite in Valsassina. 

La fotografia è stata scattata a Bindo di Cortenova, con Alfredo Ciresa ed Alberto Botta

 

Agenti segreti britannici hanno operato sicuramente nel lecchese, all'inizio del 1945, nello stesso periodo in cui la missione USA (Dick Ciliegio) del comandante Lazzarini, venne paracadutata nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio 1945, ai Piani Resinelli, attesa da una squadra dei rocciatori lecchesi guidati da Riccardo Cassin, che era stata allertata dai messaggi in codice di Radio Londra. La ristampa del libro da parte di Mursia editore rilancia considerazioni e riflessioni sul testo rivelazione di Lonati, che, se fosse confermato nella sua testimonianza, cambierebbe le vicende storiche intorno alla Liberazione ed a tutte le giornate di fine aprile 1945. 

Bruno Lonati ricordava sovente il territorio lecchese. La sua ultima conferenza in zona è stata tenuta a Colico, per iniziativa dell'avvocato Michele Cervati. Lonati ha trascorso qualche anno fa un periodo di vacanza in Valsassina, presso l'albergo Sala di Introbio. E' stato anche ad Olginate per ascoltare testimonianze su formazioni della Resistenza Bianca che operarono tra Como, l'alto Lario, la vallata di Porlezza ed in confine italo-svizzero.
A.B.
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