Olginate: verso la bonifica della Fonderia S.Martino, affidato ad una società lo studio del 'piano di dismissione integrato'
"Non lasceremo il cadavere in sospeso a qualcun altro". Potrebbe apparire come uno slogan elettorale - soprattutto se si considera che la "paternità" della frase è dell'attuale assessore all'ambiente Marco Passoni, candidato sindaco alle ormai imminenti elezioni per il rinnovo del consiglio comunale - ma tale "affermazione ad effetto" non fa altro che sintetizzare al meglio la soddisfazione dell'amministrazione Briganti in riferimento agli ultimissimi sviluppi della "questione Fonderia San Martino".
Il sito di Olginate
Quest'oggi infatti è stato annunciato il conferimento dell'incarico ad una società specializzata - la Ares di Vittorio Campione, ex vicesindaco della prima giunta Brivio a Lecco - per la redazione di un "Piano di dismissione integrato" del sito produttivo di via Spluga 33-35 ormai da anni abbandonato a sé stesso. L'intera area su cui insiste dunque l'impianto - in altre parole - verrà completamente analizzata con la realizzazione di campionamenti che non interesseranno soltanto i terreni e gli immobili in superficie ma anche il sottosuolo per avere una "fotografia" dello stato dell'arte delle condizioni globali in termini di presenza di inquinanti per poi arrivare alla predisposizione di una proposta di intervento per lo smantellamento dell'esistente e la bonifica di ciò che rimarrà da sottoporre all'attenzione di un'apposita conferenza dei servizi da convocarsi in provincia, chiamata a validare il progetto rendendolo "operativo".Il sindaco Rocco Briganti, l'assessore Marco Passoni e il consigliere Vincenzo Petrelli
L'avvocato Sabrina Monfrini, la dottoressa Eliana Scola e l'avvocato Giuliana Valagussa
"Il piano di dismissione integrato è già stato autorizzato dal Tribunale. Abbiamo iniziato a lavorare insieme per la sicurezza dell'ambiente, garantendo il rispetto degli interessi dei creditori" ha spiegato la dottoressa Eliana Scola - liquidatore giudiziale dell'Immobiliare San Martino, proprietaria dell'area, definitivamente ammessa al concordato preventivo - chiamata ad agire in sinergia con il collega Mario Motta, curatore della Fonderia - intesa come società operativa - dichiarata invece per ben due volte fallita, con sentenza ora passata in giudicato come puntualizzato dall'avvocato Sabrina Monfrini che affianca quest'ultimo per gli aspetti legali della procedura. "Abbiamo già messo all'asta tutti i beni e sono già stati tutti aggiudicati" ha proseguito la civilista. "Settimana scorsa abbiamo svolto, congiuntamente ai rappresentati dell'Immobiliare e della società individuata per il piano di dismissione, un sopralluogo in Fonderia per coordinare l'attività di prelievo. L'interesse comune è quello di liberare lo stabile il prima possibile".
A.M.