Lecco: l’''Addio ai Monti'' del Manzoni per il saluto al comandante Sebastiano Masia
“Gesù ci ha insegnato che la vita va vissuta con passione, nel servizio a Dio e al nostro prossimo, mettendosi in gioco fino in fondo. Nelle Sue parole rivediamo questo nostro fratello, che è stato capace di fondare la sua esistenza sulle cose davvero importanti”.
Con parole semplici e ricche di significato Padre Luigi Boccardi ha parlato a famigliari, amici, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni nel pomeriggio di oggi, martedì 29 marzo, in occasione dell’ultimo saluto al colonnello Sebastiano Masia, celebrato nella chiesa di S. Francesco ai Cappuccini.
Presenti ai funerali il sindaco Virginio Brivio, il vice sindaco Frencesca Bonacina, il comandante della Polizia locale Franco Morizio, l’ex procuratore capo di Lecco Tommaso Buonanno, l’ex assessore Giovanni Priore, unitamente ad ex esponenti delle forze dell’ordine.
“In questi giorni abbiamo parlato della morte del Signore, che ha donato vita nuova a Dio e a noi, con la speranza che tutto quello che facciamo non è vano, ma si compie nell’amore del Padre” ha ricordato Padre Luigi. “Gesù risponde a Tommaso: “io sono la via, la verità e la vita”, è il percorso di amore che dobbiamo prendere ad esempio. Quella di Sebastiano è stata una vita vera, vissuta coltivando nella famiglia e nel lavoro valori veri. Preghiamo per lui per ringraziarlo della bellezza che ci ha lasciato, e per noi che lo abbiamo conosciuto. Custodiamo la sua memoria con nostalgia, ma esprimiamo anche il desiderio di accogliere la sua eredità nel nostro cuore”.
Proprio in onore del suo amore per Lecco, la nipote ha letto il brano dell’“Addio ai monti” contenuto nell’ottavo capitolo de “I Promessi Sposi”, nel quale Lucia saluta l’amata Terra dove teme di non potere più fare ritorno: “Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana”.
Il dottor Vittorio Masia, figlio di Sebastiano e magistrato presso il Tribunale di Brescia, ha parlato della Polizia locale e dei Carabinieri come di una “grande famiglia” per suo padre, unitamente alla cittadinanza. “Questa comunità lo ha accolto ed egli ha amato questo luogo, tanto da eleggerlo a sede della sua ultima dimora” ha ricordato.
Il colonnello Sebastiano Masia riposerà per sempre nel cimitero monumentale della sua amata Lecco.
Con parole semplici e ricche di significato Padre Luigi Boccardi ha parlato a famigliari, amici, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni nel pomeriggio di oggi, martedì 29 marzo, in occasione dell’ultimo saluto al colonnello Sebastiano Masia, celebrato nella chiesa di S. Francesco ai Cappuccini.
Presenti ai funerali il sindaco Virginio Brivio, il vice sindaco Frencesca Bonacina, il comandante della Polizia locale Franco Morizio, l’ex procuratore capo di Lecco Tommaso Buonanno, l’ex assessore Giovanni Priore, unitamente ad ex esponenti delle forze dell’ordine.
“In questi giorni abbiamo parlato della morte del Signore, che ha donato vita nuova a Dio e a noi, con la speranza che tutto quello che facciamo non è vano, ma si compie nell’amore del Padre” ha ricordato Padre Luigi. “Gesù risponde a Tommaso: “io sono la via, la verità e la vita”, è il percorso di amore che dobbiamo prendere ad esempio. Quella di Sebastiano è stata una vita vera, vissuta coltivando nella famiglia e nel lavoro valori veri. Preghiamo per lui per ringraziarlo della bellezza che ci ha lasciato, e per noi che lo abbiamo conosciuto. Custodiamo la sua memoria con nostalgia, ma esprimiamo anche il desiderio di accogliere la sua eredità nel nostro cuore”.
Il colonnello Sebastiano Masia
“Mio padre era un grande uomo, un poeta” ha ricordato con affetto la figlia, leggendo in suo onore le parole di “Blues in memoria” di Wystan Hugh Auden: “Incrocino gli aereoplani lassù e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto, allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni, i vigili si mettano i guanti di tela nera…”.Proprio in onore del suo amore per Lecco, la nipote ha letto il brano dell’“Addio ai monti” contenuto nell’ottavo capitolo de “I Promessi Sposi”, nel quale Lucia saluta l’amata Terra dove teme di non potere più fare ritorno: “Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana”.
Al centro il feretro, su cui è stato poggiato il cappello utilizzato in servizio
È stato il comandante Franco Morizio a rivolgere a Sebastiano Masia il saluto degli uomini e delle donne della Polizia locale. “Grazie per averci insegnato i valori veri, nella vita e nel lavoro. Hai sempre operato con spirito di servizio, entusiasmo, professionalità ma anche umanità. Grazie per il grande esempio che ci hai lasciato”. Le parole della preghiera del Vigile urbano, unitamente a quella della preghiera del Carabiniere, hanno echeggiato nella chiesa lecchese.Il dottor Vittorio Masia, figlio di Sebastiano e magistrato presso il Tribunale di Brescia, ha parlato della Polizia locale e dei Carabinieri come di una “grande famiglia” per suo padre, unitamente alla cittadinanza. “Questa comunità lo ha accolto ed egli ha amato questo luogo, tanto da eleggerlo a sede della sua ultima dimora” ha ricordato.
Il colonnello Sebastiano Masia riposerà per sempre nel cimitero monumentale della sua amata Lecco.