Lecco: 1.300 firme per avere il cinema in città, si continua

Hanno superato il numero di 1300 le firme raccolte dalla petizione “Facciamo tornare il cinema in città”, petizione diretta all’Amministrazione Comunale di Lecco, ai cittadini lecchesi, agli amanti della cultura e del cinema, agli imprenditori tutti.
La raccolta di firme, tuttora in corso ed alla quale è possibile aderire, è stata promossa da Andrea Gianviti, giovane ventenne residente in quartiere San Giovanni, allievo del corso di regia cinematografica all’Istituto “Michelangelo Antonioni”, di Busto Arsizio.

Lo storico cinema Lariano di via Caprera, poco prima della chiusura

Nella petizione si evidenzia che “la cultura tutta è importante e grazie a quanti firmeranno la petizione sarà possibile smuovere Lecco dalla imbarazzante situazione cittadina di essere rimasta senza locali cinematografici”, salvo la lodevole presenza del Palladium, in quartiere Castello. “La nostra città – sottolinea sempre la petizione – ha bisogno di un ritorno …. che sia ristrutturazione di sale come Nuovo o Marconi, o che sia la realizzazione di un piccolo multisala (non di quelli in stile Bicocca Village, per intenderci), ma di quelli che propongono ad esempio film in lingua originale, dirette di concerti, cinema d’essai e che possono ospitare eventi culturali di medie dimensioni”.

Il cinema Nuovo ed il cinema Mignon, lungo viale della Costituzione

Andrea Gianviti evidenzia, dal canto suo, “Concludo dicendo che a Sondrio … i nostri cugini ….. si è insediata una multisala di piccole dimensioni che propone eventi culturali e collabora con il Teatro Sociale e con gli altri teatri presenti in città ….. E’ una cittadina di 30.000 abitanti scarsi ….. quindi perché noi lecchesi non dovremmo riuscire in questa impresa?”.
La petizione pro cinema in città di Lecco è sostenuta da quattro associazioni lecchesi che si occupano di cinema: si tratta della Dinamo Culturale, Lecco Film Commission, Associazione Ragazzi e Cinema, Comitato nuovo Cinema Lariano.
Il cinema ha festeggiato anche a Lecco i 100 anni nel 1996. Quale è stato il primo cinematografo a Lecco? Giampiero Gerosa, già nel 1949, nel suo libro “C’è città e città” cercava di rispondere alla domanda. “Il cinema Italia è il più vecchio dei nostri locali – scriveva Gerosa – la sua storia è quasi tanto antica da arrivare ai primi e rudimentali esemplari di macchine dei fratelli Lumiere. Prima si chiamava Lariano, poi, circa nel 1920, cambiando proprietario divenne Italia”. Il salone dell’Italia da decenni non c’è più. Si trovava dove ora sorge l’Isolago, sul fronte di via Cairoli.

La biglietteria unica di Nuovo e di Mignon, nel piano terra del grattacielo di viale della Costituzione

Vecchio è anche il Lariano, che negli anni ’20 era nella contrata dal Riva, sull’angolo di via Cattaneo con piazza Mazzini. Il Lariano passò poi in via Caprera, prima trasformando in 300 posti l’ex officina Mattarelli, poi costruendo, nel 1927/1928, la nuova struttura di circa 700 posti su progetto del geometra Attilio Villa. Il locale era anche dotato di arena estiva per proiezioni all’aperto, nel cortile giardinetto tra alberi, alle spalle del complesso, guardando verso via Trieste. Il Lariano è ormai chiuso da tre decenni e c’è un comitato Nuovo Cinema Lariano, che propone la conservazione dello stabile per il suo stile Liberty. Il Lariano Liberty venne inaugurato nel 1927 da un vibrante discorso dell’avvocato Arnaldo Ruggiero, che parlò su “Cinema: nuova musa?”.
La nuova musa troverà nuovo spazio a Lecco? La raccolta di firme continua. Il link per firmare la petizione è www.change.org.
A.B.
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