Calolzio: dopo 40 anni potrebbe chiudere l'Aido, non si trovano sostituti al direttivo
L'anno scorso l'Aido di Calolzio ha compiuto 40 anni, ma ora la sezione potrebbe definitivamente chiudere.
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Cristiano Bonacina del bollettino dell'associazione "Aido Informa". "Dopo anni passati a ribadire sulle pagine di questo notiziario e negli incontri pubblici che serviva un ricambio, i nodi sono venuti al pettine. Gli attuali consiglieri, sottoscritto compreso, non intendono rinnovare la loro disponibilità a proseguire la gestione di questa Associazione come, ribadisco, già più volte ripetuto".
"E' proprio così" ha confermato Bonacina. "E' da almeno 8 anni che chiediamo che qualcuno si faccia avanti, ma finora nessuno ha voluto mettersi a disposizione. Attualmente il direttivo è formato da 7 persone: 3 dei consiglieri hanno già superato i 70 anni e ormai sono in carica anche da 20 o 30 anni. E' evidente che hanno il diritto e il dovere di farsi da parte, anche perché ci servono forze e idee nuove, noi le abbiamo ormai esaurite. Certo rimaniamo comunque a disposizione per fare informazione sul territorio".
Purtroppo però anche il "disperato" appello lanciato dalle pagine del notizia non sta dando i frutti sperati. "Ho chiesto a tutti i soci di presentare eventuali candidature entro il 15 febbraio in vista dell'assemblea, ma manca solo una settimana e per ora non ne abbiamo ricevute" ha continuato il presidente.
Si aggiungano a tutto questo anche alcune difficoltà economiche. "Le donazioni ormai sono ridotte all'osso e non chiediamo alcun contributo ai tesserati: non è facile nemmeno trovare i fondi da corrispondere all'Aido provinciale" ha continuato Bonacina.
Gli scenari dunque non sono dei più rosei, ma i donatori possono restare tranquilli. "Un'ipotesi è quella che la sezione venga sciolta ma rimanga valida l' iscrizione all'Aido. L'amministrazione comunale ha aderito al progetto "Una scelta in Comune" che concede ai cittadini maggiorenni la possibilità di esprimere la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità".
"Un'altra strada da seguire - ha concluso il presidente - potrebbe essere la creazione di un gruppo sovracomunale, ma devo dire che sembra prevalere un certo campanilismo anche nelle sezioni del circondario".
L'esperienza dell'Aido di Calolziocorte potrebbe dunque essere arrivata al capolinea. O si trova qualche volonteroso che ha voglia di mettersi in gioco o la sezione verrà di fatto sciolta. "Non si tratta di atteggiamento "pilatesco" come da qualcuno mi sono sentito dire, ma della presa d'atto che nuovi stimoli servono per proseguire" ha sottolineato ancora Cristiano Bonacina nella sua lettera agli iscritti.
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Cristiano Bonacina del bollettino dell'associazione "Aido Informa". "Dopo anni passati a ribadire sulle pagine di questo notiziario e negli incontri pubblici che serviva un ricambio, i nodi sono venuti al pettine. Gli attuali consiglieri, sottoscritto compreso, non intendono rinnovare la loro disponibilità a proseguire la gestione di questa Associazione come, ribadisco, già più volte ripetuto".
Il logo per il 40° e il presidente Cristiano Bonacina
Al momento dunque nessuno sarebbe intenzionato a prendere le redini della sezione: durante la prossima assemblea dei soci già convocata per il 20 febbraio si scoprirà se sarà possibile eleggere un nuovo direttivo. Altrimenti l'Aido di Calolzio potrebbe chiudere definitivamente."E' proprio così" ha confermato Bonacina. "E' da almeno 8 anni che chiediamo che qualcuno si faccia avanti, ma finora nessuno ha voluto mettersi a disposizione. Attualmente il direttivo è formato da 7 persone: 3 dei consiglieri hanno già superato i 70 anni e ormai sono in carica anche da 20 o 30 anni. E' evidente che hanno il diritto e il dovere di farsi da parte, anche perché ci servono forze e idee nuove, noi le abbiamo ormai esaurite. Certo rimaniamo comunque a disposizione per fare informazione sul territorio".
Purtroppo però anche il "disperato" appello lanciato dalle pagine del notizia non sta dando i frutti sperati. "Ho chiesto a tutti i soci di presentare eventuali candidature entro il 15 febbraio in vista dell'assemblea, ma manca solo una settimana e per ora non ne abbiamo ricevute" ha continuato il presidente.
Si aggiungano a tutto questo anche alcune difficoltà economiche. "Le donazioni ormai sono ridotte all'osso e non chiediamo alcun contributo ai tesserati: non è facile nemmeno trovare i fondi da corrispondere all'Aido provinciale" ha continuato Bonacina.
Gli scenari dunque non sono dei più rosei, ma i donatori possono restare tranquilli. "Un'ipotesi è quella che la sezione venga sciolta ma rimanga valida l' iscrizione all'Aido. L'amministrazione comunale ha aderito al progetto "Una scelta in Comune" che concede ai cittadini maggiorenni la possibilità di esprimere la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità".
"Un'altra strada da seguire - ha concluso il presidente - potrebbe essere la creazione di un gruppo sovracomunale, ma devo dire che sembra prevalere un certo campanilismo anche nelle sezioni del circondario".
L'esperienza dell'Aido di Calolziocorte potrebbe dunque essere arrivata al capolinea. O si trova qualche volonteroso che ha voglia di mettersi in gioco o la sezione verrà di fatto sciolta. "Non si tratta di atteggiamento "pilatesco" come da qualcuno mi sono sentito dire, ma della presa d'atto che nuovi stimoli servono per proseguire" ha sottolineato ancora Cristiano Bonacina nella sua lettera agli iscritti.
P.V.