Lecco: la coop. L'Arcobaleno gestirà 15 rifugiati dello Sprar

E' stata affidata ad una Associazione Temporanea di Scopo - in costituzione- formata tra "L'Arcobaleno" Soc. Coop. Sociale Onlus di lecco il consorzio di cooperative sociali "Mestieri Lombardia" di Milano la gestione di 15 rifugiati politici per conto del Comune di Lecco.
Palazzo Bovara aveva infatti aderito al bando avanzato dal Ministero dell'Interno per l'accoglienza, l'integrazione e la tutela di soggetti inseriti nella rete SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati): coloro cioè si sono visti riconosciuto il diritto di asilo e sono divenuti ufficialmente rifugiati politici.
Si tratta in pratica dell'ultima fase di tutto l'iter che devono compiere gli immigrati che sono accolti come richiedenti nel territorio italiano: lo stesso percorso che stanno iniziando a intraprendere gli stranieri ospitati ad esempio al Ferrotel, al centro del Bione e in tutte le altre strutture della Provincia, gestite dalle varie cooperative che si sono aggiudicate il bando della Prefettura.
Finora in provincia solo la Comunità Montana era stata inserite nella rete Sprar ma ora - su sollecitazione del Ministero che ha deciso l'individuazione di 10.000 posti su tutto il territorio nazionale - anche il Comune di Lecco ha voluto aderire in prima persona, cercando un gestore per l'accoglienza di 15 rifugiati.
A fine dicembre è stato aperto il bando che ha portato all'individuazione dell'Ats, l'unica ad aver presentato un'offerta: dovrà occuparsi della gestione dei profughi in tutti i suoi aspetti ma con una particolare attenzione all'integrazione e all'inserimento nella società dei coinvolti, che dopo quest'ultimo passaggio potranno fare ingresso a tutti gli effetti nelle nostre comunità.
La finalità principale - indicata esplicitamente nel bando di gara - consiste infatti "nell'offrire accoglienza e favorire la possibilità di integrazione, informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. I progetti territoriali dello SPRAR, all'interno delle misure previste per l'accoglienza integrata, oltre a fornire vitto e alloggio, assicurano la realizzazione di attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all'effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l'assistenza socio-sanitaria. Sono inoltre previste attività per facilitare l'apprendimento dell'italiano e l'istruzione degli adulti, l'iscrizione a scuola dei minori in età dell'obbligo scolastico ove presenti, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. Con l'obiettivo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della propria autonomia, i progetti territoriali dello SPRAR completano l'accoglienza integrata con servizi volti all'inserimento socio-economico delle persone. Sono sviluppati, in particolare, percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l'inserimento lavorativo, così come sono approntate misure per l'accesso alla casa".
Il budget totale sarà di 39 euro al giorno per rifugiato: il budget complessivo per la copertura dei 2 anni di durata del progetto è di €. 427.050,00.
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