La scomparsa di Bruno Giovanni Lonati, autore del libro 'Quel 28 aprile - Mussolini e Claretta: la verità'

Si è spento a Brescia, dove risiedeva, Bruno Giovanni Lonati, classe 1921, partigiano combattente della Resistenza, nelle Brigate Garibaldine, ed autore del libro “Quel 28 aprile – Mussolini e Claretta: la verità”, edito da Mursia, che fornisce una versione completamente nuova e diversa rispetto a quella corrente sulla fucilazione di Benito Mussolini e di Claretta Petacci. Lonati sostiene che la morte del duce avvenne sotto i colpi di una missione di commandos inglesi, dei servizi segreti, nella quale accanto ad un ufficiale britannico c’era lo stesso Lonati e due altri partigiani italiani.

Lonati intervistato a Lecco da giornalisti lecchesi

    Il libro racconta le ultime 19 ore che precedettero la morte di Mussolini e che si svolsero sul ramo comasco del Lario, dopo che il commandos aveva lasciato la base segreta di Brunate.
    Lonati era nativo di Legnano ed ebbe un ruolo come capo di formazioni partigiane della Brigata Garibaldi, di ispirazione comunista.

Cartolina sui fatti di Dongo

    Per quanto riguarda il territorio lecchese è da ricordare che il libro, che può cambiare la storia ufficiale, è stato scritto da Lonati nel 1981, quando, per ragioni di lavoro, si era trasferito con la famiglia ad Introbio, ed i due ragazzi, allora giovanissimi, studiavano al Collegio Volta di Lecco. La permanenza in Valsassina è durata pochi anni e poi il trasferimento a Brescia per altri incarichi dirigenziali dello stesso Lonati, che ha sempre avuto nella ricerca storica l’appassionata e competente collaborazione della consorte Carla.

Lonati ad Olginate per una visita di ricerca storica, al suo fianco la consorte Carla

    C’è da ricordare che più volte Lonati è stato nel lecchese per parlare del suo libro, in centri culturali, biblioteche, librerie. E’ stato anche ad Olginate, alla ricerca di documenti su un partigiano scomparso in circostanze misterioso. L’ultima sua conferenza nel lecchese è stata tre anni or sono, a Colico, per iniziativa dell’avvocato Michele Cervati.
    Rimane, per conoscere la verità sul libro, misteriosa l’identità dell’ufficiale britannico presente nella zona di Como con altri agenti segreti inglesi e che avrebbe comandato la spedizione verso casa De Maria, in alto Lario.
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