Itinerario cicloturistico Adda, 300 Km sul fiume per il collegamento di sei territori
Un percorso cicloturistico di 300 km che segua il corso del fiume Adda attraversando tutta la Lombardia da Nord a Sud, dalle Alpi alla Pianura Padana, passando per il Lago di Como: è questo il progetto presentato nella mattinata di oggi, lunedì 20 luglio, presso la sede lecchese del Politecnico di Milano.
L'ipotesi di itinerario cicloturistico, che vede coinvolta la Provincia di Lecco come ente capofila insieme alle Province di Sondrio, Lodi, Cremona, Monza e Brianza e la Città Metropolitana di Milano, è stata redatta in collaborazione con i dipartimenti di Architettura e Studi Urbani e di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano in qualità di partner tecnico-scientifici. A presentarlo, oltre al Pro Rettore del Polo di Lecco Marco Bocciolone, anche i partner, i comuni e le Comunità montane interessati dal tracciato.
Tirando le somme, l'obiettivo dell'Itinerario cicloturistico è completare, valorizzare e connettere le reti per la mobilità dolce che le Province hanno già sviluppato negli ultimi anni sulla dorsale da Sondrio a Cremona. "La peculiarità di questo progetto è la mobilità collettiva - hanno spiegato i tecnici del Politecnico - in particolare, sarà possibile per i ciclisti connettersi con gli itinerari pedonali come il sentiero del viandante, la rete ferroviaria e i servizi di navigazione pubblica, per scegliere liberamente quali tratti bypassare, caricando la bicicletta su treni o battelli, e quali visitare più approfonditamente". Moltissimi sono i punti di interesse segnalati sulla carta, come le attrazioni storico-culturali e naturalistiche, le opere idrauliche e i siti Unesco (rientra tra questi ad esempio il villaggio operaio di Crespi d'Adda).
"L'estensione geografica del progetto, finanziato da Comunità Europea e Fondazione Cariplo, rende l'idea dell'importanza che gli è attribuita: ha una grande valenza sia dal punto di vista politico che turistico ed economico, dato che il turismo green sta certamente prendendo piede. Bisogna valorizzare ciò che in Italia è ancora una nicchia ma che in Nord Europa è già molto diffuso, per favorire la conoscenza del territorio in modalità slow" è intervenuto il presidente della Provincia Flavio Polano.
Per ora i costi complessivi del progetto riguardano i 215.000 euro dello studio di fattibilità, di cui 134.200 finanziati da Fondazione Cariplo e il resto dagli altri enti, oltre ad una parte autofinanziata dai due dipartimenti del Politecnico. Per quanto riguarda le tempistiche, entro la fine dell'anno è prevista la chiusura definitiva del tracciato in seguito al confronto con comuni e province, mentre l'Itinerario dovrebbe essere completato entro aprile 2016.
L'ipotesi di itinerario cicloturistico, che vede coinvolta la Provincia di Lecco come ente capofila insieme alle Province di Sondrio, Lodi, Cremona, Monza e Brianza e la Città Metropolitana di Milano, è stata redatta in collaborazione con i dipartimenti di Architettura e Studi Urbani e di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano in qualità di partner tecnico-scientifici. A presentarlo, oltre al Pro Rettore del Polo di Lecco Marco Bocciolone, anche i partner, i comuni e le Comunità montane interessati dal tracciato.
Da sinistra il Pro Rettore del Politecnico Marco Bocciolone, Enrico Rossi per Fondazione Cariplo,
il presidente della Provincia Flavio Polano, la prof.ssa Maria Brovelli e il prof. Giovanni Rabino
Tirando le somme, l'obiettivo dell'Itinerario cicloturistico è completare, valorizzare e connettere le reti per la mobilità dolce che le Province hanno già sviluppato negli ultimi anni sulla dorsale da Sondrio a Cremona. "La peculiarità di questo progetto è la mobilità collettiva - hanno spiegato i tecnici del Politecnico - in particolare, sarà possibile per i ciclisti connettersi con gli itinerari pedonali come il sentiero del viandante, la rete ferroviaria e i servizi di navigazione pubblica, per scegliere liberamente quali tratti bypassare, caricando la bicicletta su treni o battelli, e quali visitare più approfonditamente". Moltissimi sono i punti di interesse segnalati sulla carta, come le attrazioni storico-culturali e naturalistiche, le opere idrauliche e i siti Unesco (rientra tra questi ad esempio il villaggio operaio di Crespi d'Adda).
"L'estensione geografica del progetto, finanziato da Comunità Europea e Fondazione Cariplo, rende l'idea dell'importanza che gli è attribuita: ha una grande valenza sia dal punto di vista politico che turistico ed economico, dato che il turismo green sta certamente prendendo piede. Bisogna valorizzare ciò che in Italia è ancora una nicchia ma che in Nord Europa è già molto diffuso, per favorire la conoscenza del territorio in modalità slow" è intervenuto il presidente della Provincia Flavio Polano.
Per ora i costi complessivi del progetto riguardano i 215.000 euro dello studio di fattibilità, di cui 134.200 finanziati da Fondazione Cariplo e il resto dagli altri enti, oltre ad una parte autofinanziata dai due dipartimenti del Politecnico. Per quanto riguarda le tempistiche, entro la fine dell'anno è prevista la chiusura definitiva del tracciato in seguito al confronto con comuni e province, mentre l'Itinerario dovrebbe essere completato entro aprile 2016.
E.T.