Villa Vergano: per il Due Vi due partite 'violente' e una serie di pesanti squalifiche
Non toccherà più il campo fino alla fine della stagione. Questa la "punizione" irrogata dalla giustizia sportiva a un calciatore del GS Due Vi Villa Vergano, militante nella categoria open a 11, campionato CSI. Dovrà restare lontano dagli impianti fino a 17 giugno 2024, saltando dunque tutte le prossime partite già scalettate. Così ha deciso la commissione provinciale, chiamata a vagliare - nella seduta di ieri sera - il grave episodio di cui il giovanotto si è reso responsabile nel corso della settima giornata del girone di ritorno.
La sua squadra, lunedì 18, sul playground del Bione, ospitava la Polisportiva 2B di Brivio. A gioco fermo il calciatore della formazione di casa - come riportato in referto - "colpiva con una testata in pieno volto un avversario, procurandogli una ferita all'occhio, causando l'interruzione temporanea della gara per permettere l'intervento dell'ambulanza per le cure necessarie". Immediata l'espulsione, a cui, come da verbale pubblicato oggi, ha dunque fatto seguito anche la lunga squalifica. Provvedimento che arriva dopo una serie di "fermi" determinati sempre dalla commissione provinciale e sempre in riferimento alla stessa squadra, anche in relazione alla precedente giornata di campionato, la sesta del girone di ritorno. In quel caso, il GS Due Vi Villa Vergano affrontava, in trasferta, il Velate. Altra partita finita decisamente male, con tanto di strascichi anche sugli spalti. Dapprima, sul terreno di gioco, è scoppiata – secondo la ricostruzione che si evince dai comunicati del giudice sportivo – una lite tra due avversari, arrivati a mettersi "reciprocamente le mani addosso tra collo e faccia". Il coinvolto del Velate, espulso, si sarebbe poi piazzato in tribuna da dove - come inserito in referto – "rivolgeva frasi molto offensive ai giocatori della squadra avversaria", tre dei quali, a fine partita, si sarebbero portati sugli spalti a regolare i conti, originando un parapiglia, con tanto di calci, pugni e bandierina dell'assistente dell'arbitro utilizzata da un galbiatese per colpire i ragazzi del Velate. Per quest'ultimo è stata stabilita dalla commissione provinciale la "pena" più alta: 6 giornate di squalifica. A scalare per gli altri coinvolti, inclusi un dirigente per parte. Quello del team di casa "per aver spintonato violentemente alcuni giocatori della squadra avversaria" (3 giornate). Quello del GS Due Vi Villa Vergano "per aver colpito con un calcio" un atleta (altre 3 giornate). Entrambe le società, poi, dovranno pagare una ammenda da 50 euro, "per il comportamento antisportivo tenuto dai propri tesserati e dai propri sostenitori a fine gara".
La sua squadra, lunedì 18, sul playground del Bione, ospitava la Polisportiva 2B di Brivio. A gioco fermo il calciatore della formazione di casa - come riportato in referto - "colpiva con una testata in pieno volto un avversario, procurandogli una ferita all'occhio, causando l'interruzione temporanea della gara per permettere l'intervento dell'ambulanza per le cure necessarie". Immediata l'espulsione, a cui, come da verbale pubblicato oggi, ha dunque fatto seguito anche la lunga squalifica. Provvedimento che arriva dopo una serie di "fermi" determinati sempre dalla commissione provinciale e sempre in riferimento alla stessa squadra, anche in relazione alla precedente giornata di campionato, la sesta del girone di ritorno. In quel caso, il GS Due Vi Villa Vergano affrontava, in trasferta, il Velate. Altra partita finita decisamente male, con tanto di strascichi anche sugli spalti. Dapprima, sul terreno di gioco, è scoppiata – secondo la ricostruzione che si evince dai comunicati del giudice sportivo – una lite tra due avversari, arrivati a mettersi "reciprocamente le mani addosso tra collo e faccia". Il coinvolto del Velate, espulso, si sarebbe poi piazzato in tribuna da dove - come inserito in referto – "rivolgeva frasi molto offensive ai giocatori della squadra avversaria", tre dei quali, a fine partita, si sarebbero portati sugli spalti a regolare i conti, originando un parapiglia, con tanto di calci, pugni e bandierina dell'assistente dell'arbitro utilizzata da un galbiatese per colpire i ragazzi del Velate. Per quest'ultimo è stata stabilita dalla commissione provinciale la "pena" più alta: 6 giornate di squalifica. A scalare per gli altri coinvolti, inclusi un dirigente per parte. Quello del team di casa "per aver spintonato violentemente alcuni giocatori della squadra avversaria" (3 giornate). Quello del GS Due Vi Villa Vergano "per aver colpito con un calcio" un atleta (altre 3 giornate). Entrambe le società, poi, dovranno pagare una ammenda da 50 euro, "per il comportamento antisportivo tenuto dai propri tesserati e dai propri sostenitori a fine gara".